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Sedici libri di viaggio per le vacanze

Creato il 31 luglio 2015 da Patrickc

I libri di luglio: un po’ di letture, fra classici e titoli meno conosciuti, per portarvi in terre lontane (e vicine).

Io non viaggerò in agosto. Sono appena tornato da uno dei viaggi più belli e intensi che abbia mai fatto e di cui vi scriverò presto (sul monte Athos, in Grecia) e sto per partire per uno dei viaggi più importanti della mia vita. Molti di voi però stanno facendo le valigie o gli zaini e quindi vi suggerisco un po’ di titoli di viaggio da leggere per le vacanze. E se siete già partiti, poco male: potete sempre scaricare gli ebook (che non saranno la stessa cosa dei libri cartacei, ma hanno il vantaggio che si possono acquistare anche quando si è lontano da tutto… se c’è il wi-fi).

Sedici libri di viaggio per le vacanze

Un po’ dei libri che vi consiglio

Viaggi in Africa

  • 1. FIUME DI SANGUE, di Tim Butcher (ed. Corbaccio pag. 399)
    “Le normali leggi dello sviluppo sono invertite, qui in Congo. La foresta, non la città, offre il rifugio più sicuro. E sono i nonni che sono stati più esposti alla modernità dei nipoti. Non riesco a pensare a un altro luogo sul pianeta dove accada”.
    Fiume di sangue, di Tim Butcher

    Un viaggio “folle”, come lo definisce qualcuno che cerca di dissuadere Tim Butcher dal suo progetto. E invece lui, giornalista inglese con un profondo interesse per l’Africa, decide di partire lo stesso, in moto lungo il fiume Congo alla ricerca del cuore del continente e delle sue occasioni perdute, degli orrori rimossi, ma vivi del colonialismo. E’ un Paese che va indietro, quello che scopre. E da libro di viaggio diventa qualcosa di più simile a un romanzo distopico, una visione tetra di quello che, per una serie di motivi, sembra un futuro possibile. L’unica salvezza possibile sembra poter venire dalla capacità, dalla speranza, dal sorriso delle singole persone. Cupo.
  • 2. EBANO, di Ryszard Kapuscinski (ed. Feltrinelli, pag. 277)
    La storia è spesso il risultato di una mancanza di riflessione. È il frutto bastardo della stupidità umana, parto dello smarrimento, dell’idiozia e della pazzia”.
    Dovreste averlo già letto, ma per sicurezza lo inserisco, magari qualcuno lo scopre con questo post. Ebano non è un vero libro di viaggio e allo stesso tempo lo è al massimo grado. Questa bellissima raccolta di reportage che coprono 40 anni di storia dell’Africa e del mosaico di Paesi diversissimi che la compongono sono anche un viaggio nell’animo e nella follia umana. Sono queste le materie che compongono la trama della storia dell’uomo. Capolavoro del reportage.

Romanzi (viaggi di fantasia)

  • 3.  VIAGGIO ALLA FINE DEL MILLENNIO, di Abraham B. Yehoshua (ed. Einaudi, pag. 376).
    Yehoshua viaggio alla fine del millennio
    Se il viaggio è confronto, provare capirsi e cercare un punto d’incontro (e io lo credo), questo raffinato romanzo storico ambientato nel Medioevo è un grande libro di viaggio. Lo è indipendentemente dal fatto che i protagonisti si spostino fra l’Africa, la Spagna e l’Europa, che il paesaggio cambi e venga descritto con grande capacità e vividezza, che numerose storie si intreccino. Questa è la storia di un incontro fra sud e nord, oriente e occidente e della difficoltà di capirsi, sull’impossibilità di avere un unico metro per definire cosa è giusto e sbagliato. Una storia attuale, profonda e impegnativa, legata dal potente mistero dell’amore. Complesso e profondo.
  • 4. IL PUZZLE DI DIO, di Laura Costantini e Loredana Falcone (ed. goWare pag. 516).
    Ecco un titolo molto diverso dagli altri. Non è un libro di viaggio, né un reportage. O forse lo è solo in parte. Si inizia in un Nepal descritto con calore e attenzione, ma si sente presto distintamente che è in Marocco, fra l’oceano e le dune, il cuore di questo thriller avventuroso, una spy story a metà fra fantapolitica e fantascienza in cui a spiccare sono le figure femminili. Avvincente.
  • 5. KING GEORGE, di Davide Gagliardi e Chiara Puricelli (a cura di Carlo Pinciroli pag. 127).
    Un ebook stranissimo, a partire dal titolo e dalla copertina. Inizia come libro di viaggio in Canada (e trae linfa da un vero viaggio compiuto dagli autori), poi diventa altro. Il Paese resta un po’ sullo sfondo: ci sono gli spazi, le periferie, la natura. Ma ci sono soprattutto i viaggiatori incontrati sulla strada, frammenti di conversazioni, storie che si incrociano e poi si separano, mentre piano piano (ma non troppo, l’ebook è corto), emerge la bizzarra storia del misterioso protagonista. Belle ed evocative le foto del Canada di Chiara Puricelli. Breve e sorprendente.
  • 6. SHANTARAM, di Gregory David Roberts (Neri Pozza, pag. 1177).
    shantaram libro
    Non avete ancora letto questo romanzone che racconta la storia (ispirata all’autobiografia) di un occidentale in India? Questo libro, amatissimo e pure criticato (spesso per le ragioni sbagliate), vi risucchierà senza tregua nelle sue pagine che mostrano un’India che non è quella delle cartoline, ma che resta comunque un’immagine romanzata. Alla fine le sue oltre mille pagine potrebbero sembrarvi comunque troppo poche. Librone (adatto per un viaggio lungo).
  • 7. IL PONTE SULLA DRINA, di Ivo Andric (Mondadori, pag. 420).
    Questo è un viaggio diverso da tutti gli altri. Si viaggia stando fermi in un suolo luogo. E’ la storia di un ponte, quello di Visegrad nell’odierna Bosnia. E’ un viaggio attraverso i secoli. Ma è anche la storia delle persone che costruiscono il ponte, lo attraversano, occasionalmente o ogni giorno. E’ un libro profondamente umano e che ha una sua magia tutta particolare, che incolla alle pagine nonostante i personaggi mutino e l’unica costante siano le pietre del ponte. E soprattutto racconta la storia di un’area, i Balcani, così vicina a noi e che allo stesso tempo è percepita come incredibilmente distante. Ma non è così (e magari vi verrà voglia di andarci, o tornarci). Importante.

Viaggi a piedi

  • 8. UNA PASSEGGIATA NEI BOSCHI, di Bill Bryson (ed. Tea, pag. 306).
    “Le distanze cambiano drammaticamente, quando si percorre il mondo a piedi. Un chilometro diventa un bel pezzetto di strada, tre chilometri sono una distanza decisamente ragguardevole, venti è roba da stramazzare, ottanta sono pressoché inconcepibili. Il mondo, ci si rende conto, è enorme in un modo che solo una ristretta comunità di pellegrini può comprendere. La scala planetaria diventa così il vostro piccolo segreto”.
    Estate, tempo di passeggiate in montagna. E di riflessioni sulla vita. Ed è il momento migliore per recuperare questo classico che io ho letto ormai quindici anni fa, ma che ogni tanto ripesco anche per leggerne solo alcune pagine. Bryson tenta di camminare lungo l’Appalachian trail, 2100 miglia lungo la costa est degli Stati Uniti. Ci sono la natura, l’esperienza del cammino, lunghe conversazioni, che oscillano fra la profondità e il comico. E’ un libro che a volte vi farà ridere da soli.
    E poi è in uscita un film con Robert Redford e Nick Nolte (anche se il trailer non è particolarmente promettente). Vale la pena leggerlo prima di vedere il film. Brillante.
  • 9. CITTÀAPERTA, di Teju Cole (Einaudi, pag. 270). 
    cole
    Teju Cole è un giovane psichiatra di origine nigeriana. Rimasto solo dopo una dolorosa separazione ha cominciato a camminare. Cammina attraverso il suo alter ego Julius nella sua città New York, ma si sposta anche a Bruxelles e (con la memoria) nella sua Nigeria. Il suo occhio attento, sincero, intelligente, svela dettagli rivelatori e indaga il passato dei luoghi e le rimozioni operate dalla storia e dagli uomini. Un libro bellissimo, che ricorda un po’ la prosa indagatrice e ossessiva del Sebald di Austerlitz (altro gran libro, che comincia ad Anversa). Introspettivo, come i migliori libri di viaggio.
  • 10. CAMMINARE. DAPPERTUTTO (ANCHE IN CITTÀ), di Tomas Espedal (ed. Ponte alle grazie pag. 206).
    “Contrari a tutto ciò che va troppo veloce. Siamo contrari agli aerei, alle automobili, ai pensieri veloci, alle navi rapide e ai treni diretti”.
    Non c’è niente che stimoli il pensiero, la riflessione, la memoria come camminare. I piedi sembrano andare da soli e forse è il paesaggio che muta a suscitare il pensiero. O forse è quel “fare oscillare il corpo come un recettore nello spazio” descritto da Davide Sapienza (in Camminando, altro bel libro) a fare da catalizzatore, a velocizzare i pensieri, a permetterci di intuire qualcosa che da fermi non è possibile cogliere. Ecco nel particolarissimo libro del norvegese Espedal camminare è un mezzo, una scelta di vita, una filosofia che diventa un racconto di viaggio colto, intenso, magari senza una vera storia, ma capace di scivolare via dolcemente e lasciare il segno. Come una camminata.

Viaggi in Asia

  • 11. UN INDOVINO MI DISSE, di Tiziano Terzani (ed. Tea, pag. 428).
    Un indovino mi disse
    Se siete fra i pochi che non hanno ancora letto questo grande libro di Tiziano Terzani è ora di recuperare. La profezia di un indovino, cui guarda con un misto di timore e scetticismo, è la scusa per Terzani per scegliere di viaggiare per un anno senza aerei. E’ il 1993 e Terzani inizia il suo viaggio in Laos: il lavoro di corrispondente dall’Asia lo porterà a toccare vari angoli del continente come Thailandia, Birmania, Cina. E’ un continente che ama, che ha scelto, ma che vede mutare irrimediabilmente davanti ai suoi occhi, fra rabbia e profonda nostalgia. Ne ho riletto delle parti recentemente durante un viaggio in Laos. Accanto ad alcune riflessioni che appaiono un po’ datate, viene da dire che Terzani ci aveva preso quasi su tutto, e con molti anni di anticipo. Classico.
  • 12. AUTOSTOP CON BUDDHA, di Will Ferguson (ed. Feltrinelli, pag. 454)
    “Guardate” dice il signor Migita, mentre arriva e raduna i figli davanti a sé. “Guardate laggiù.” Indica loro le montagne, dove si scorge una debole macchia rosa tra i sempreverdi. “Sakura” dice loro. E il cuore prende a battermi. (…) Poi guarda di nuovo “O forse no, volete un po’ di calamari?”
    Il libro di Will Ferguson è un bellissimo libro di viaggio sul Giappone. Con l’ironia di un Bryson (a volte anche più cattivello) e la conoscenza del Paese che gli deriva dalla sua attività di insegnante, restituisce un ritratto sfaccettato e autentico del Paese profondo, quello che incontra lontano dalle vie più battute, risalendo il Giappone in autostop a cavallo dell’onda della fioritura dei ciliegi (e se poi volete continuare a viaggiare in Giappone c’è pure il mio assai più modesto ebook Orizzonte Giappone). Originale.
  • 13. INDIMENTICABILE INDIA, di Serena Puosi (ed. Goware, pag. 115). Se conoscete il suo blog Mercoledì tutta la settimana conoscete anche la sensibilità e la capacità di raccontare di Serena Puosi. Questo in India non è un viaggio all’apparenza speciale, la Puosi lo dice subito spiegandoci come e quanto ha viaggiato. Anzi, è forse simile al primo viaggio in India che fanno in molti (me compreso). Ma era un viaggio atteso, questo sì. Un viaggio desiderato e che poi è continuato ed è stato approfondito al ritorno fino a diventare ‘il viaggio’, indimenticabile. E tutto questo si vede, si sente in un racconto diviso in breve capitoli che racconta molto bene le emozioni contrastanti che si provano in Rajasthan e a Varanasi. Mi ha riportato in India e attraverso i suoi occhi ho rivissuto un viaggio che anche per me è stato fondamentale. Se siete in partenza è una splendida introduzione al Paese. Emozioni.

Libri di Paul Theroux (se li trovate)


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