Ho seduto sulla vedova del poeta.
Lei giovane come pianeta.
Due bambine dicono i nomi dei morti
leggono futuro sulle suole antishock.
Vede il gelato sciogliersi tra i seni.
Vede una guerra tra case editrici.
Accoglie seduta l’eclissi graduale
riempie pipa e vagina d’oscurità.
Ovunque sieda nel mondo e fuori
ella guarda la tomba del poeta.
Il poeta ci guarda e descrive dalla tomba
compone disponendo larve in parole.
Canta della decomposizione come
fece sovente da vivo in vita.
Siamo accanto sulla panchina sbrecciata
accanto nella silloge irta di refusi.
La moglie del poeta dice di sederla
dice d’essere mio trono e di sedere.
Giovane come pianeta guarda il poeta morto
scrivere parole di larve incolonnate.
Legge parola di larve è “Amore”.
“Amore” scritto di larve da lui legge.