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[Segnalazione] - "Deu ci sia" di Gianluigi Tarditi, un corto per riflettere

Creato il 23 febbraio 2013 da Luca Filippi
Ne "L'arcano della Papessa", il primo romanzo del ciclo dello speziale Tiberio di Castro, il mio protagonista pronuncia la seguente frase: "Avevo speso tanto tempo a studiare, ed ecco, mi sembrava che tutta la sapienza del mondo non fosse sufficiente per comprendere i grandi misteri della vita: l’inizio e la fine, l’Alfa e l’Omega."A distanza di anni ancora mi riconosco in queste parole. Difficile confrontarsi con il mistero della morte. Molti i romanzieri che si sono cimentati con questo ostico argomento. A tale proposito, non posso non citare il romanzo "Accabadora" di Michela Murgia. Un libro che è stato al centro di molti dibattiti e che ha vinto, meritatamente, il premio Campiello 2010. L'Accabadora è, nell'antica tradizione sarda, una donna che pone termine alle sofferenze del malato, previo accordo con i familiari, praticando l'eutanasia. Mi sono ricordato, allora, del cortometraggio "Deu ci sia" del regista Gianluigi Tarditi (che firma anche il testo e le musiche del corto). Uno splendido lavoro, presentato durante la rassegna Movieclub a Palestrina nel 2011 e Globo d'Oro nel 2011 (come miglior Cortometraggio). Segreti di famiglia sussurati al capezzale di un uomo morente, preghiere biasciate nel crepuscolo, e lei - sa Femina Agabbadora - che incende nella notte per svolgere il suo compito. Sullo sfondo la natura selvaggia della Sardegna, con tutto il suo fascino e la sua forza primigenia.Ecco il corto, preso direttamente da youtube.Non fornisce risposte, ma fa riflettere. 

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