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“Quello che molti ignorano è che il nostro cervello è fatto di due cervelli. Un cervello arcaico, limbico, localizzato nell’ippocampo, che non si è praticamente evoluto da tre milioni di anni ad oggi, e non differisce molto tra l’Homo Sapiens e i mammiferi inferiori. Un cervello piccolo ma che possiede una forza straordinaria. Controlla tutte quelle che sono le emozioni..... L’altro cervello è quello cognitivo, molto più giovane. È nato con il linguaggio e in 150 mila anni ha vissuto uno sviluppo straordinario, specialmente grazie alla cultura.” Rita Levi Montalcini
"La tradizione Occidentale, come conseguenza del Dualismo Platonico e, successivamente, del Dualismo Cartesiano, ha creato una dicotomia fra le scienze dell’uomo e le scienze biologiche, contrapponendo il biologico al culturale, la natura alla cultura, i geni all’apprendimento. Grazie alle Neuroscienze, ormai nell’uomo il culturale non può essere concepito senza il biologico, il cerebrale non può esistere senza condizionamento ambientale. Scopo del convegno è quello di ricreare una visione unitaria della conoscenza umana, attraverso un percorso interdisciplinare che indaga i differenti linguaggi che la mente utilizza per apprendere, comunicare, tramandare le infinite forme dell’esperienza umana".
Il logo del convegno, un cervello umano con impressi segni arcaici di una scrittura che ormai non ci è più estranea, ci ricorda due indimenticabili post che la dottoressa Piras ci regalò su queste pagine. Per me, che mi avvicinavo alla scrittura arcaica da un' angolazione totalmente diversa, furono sorprendenti. E' con estremo piacere che annuncio questo convegno interdisciplinare cui avrò l' onore di prendere parte, e che si continuerà con l´inaugurazione della mostra epigrafica di Macomer. AB
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