“Un’economia del cacao competitiva e durevole per una Costa d’Avorio emergente entro il 2020”: è il tema delle Giornate nazionali del cacao e della cioccolata che si aprono oggi ad Abidjan, la capitale economica.
L’evento, che durerà tre giorni, è stato istituito dal governo nel 2013 con l’obiettivo dichiarato di “affermare la leadership della Costa d’Avorio” nel settore del cacao e “far conoscere ai vari attori economici tutte le opportunità in materia di trasformazione locale”.
L’intento è anche quello di “attirare l’attenzione delle popolazioni” su un’attività agricola vitale per il paese – che si contende con il Ghana il posto di primo produttore mondiale di cacao – e di “spingere le giovani generazioni a diventare produttori”.
Con una produzione annua media di 1,4 milioni di tonnellate, il cacao ivoriano contribuisce al 40% delle entrate derivanti dalle esportazioni e al 20% circa del prodotto interno lordo.
Le 600.000 aziende di produzione danno lavoro diretto e indiretto a sei milioni di persone, su una popolazione totale di 20 milioni.
I dati per l’annata 2014 vanno oltre le più rosee aspettative delle autorità: sin dallo scorso giugno è già stato superato il record storico di produzione realizzato nel 2010-2011. Il raccolto, che si è concluso a fine settembre, potrebbe raggiungere 1,8 milioni di tonnellate e coprire il 35% del mercato mondiale.
Hanno contribuito a quest’ottimo risultato condizioni meteorologiche favorevoli, l’introduzione di una nuova varietà di cacao ‘Mercedes’ che ha fatto raddoppiare la produttività di piantagioni già vecchie ma anche l’aumento della richiesta da parte dei mercati asiatici, ‘golosi’ di cioccolata.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)