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Ségolène Royal, tutele ambientali con incentivi non mediante tasse

Creato il 06 aprile 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

In Francia il nuovo ministro dell’ambiente Ségolène Royal considera le tasse “il grado zero della politica” preferendo seguire il metodo da lei stessa applicato nella sua regione, Pointu-Challenge, ovvero gli incentivi accompagnati da un cambiamento di mentalità.
Me gli incentivi, si constata, sono un provvedimento economico che premia in denaro una scelta non economica bensì strategica, che richiede una seria consapevolezza. Misuriamo la coscienza ambientale con gli incentivi? E quando finiranno i soldi?
A Greenpeace Royal piacque molto, perché da candidata alle presidenziali perse contro Sarkozy sosteneva un programma coraggioso, di uscita dal nucleare ad esempio. Era la più verde dei socialisti di Francia.
Ora invece annuncia il “riesame dell’ecotassa”.
In Italia gli incentivi hanno stimolato solo furberie e ulteriore inquinamento. Le imprese che ovunque, per loro natura, mirano al profitto, come possono considerare l’incentivo come un metodo pedagogico, tanto più quando l’economia arranca?
Considerato quanto soffre ovunque l’ambiente, occorrono correzioni dei comportamenti dannosi usando la forza e l’autorità dello Stato, che invece cerca impossibili compromessi. Il patrimonio distrutto non torna più.


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