Sono estremamente orgogliosa di essere qui oggi, a presentare la seconda settimana del “SEGRETO READ ALONG”. Nonostante i miei dubbi e le mie mancanze sono ancora qui. Ci tengo in maniera speciale a questo RA e francamente non mi sarei mai aspettata di avere tra noi un numero di partecipanti così alto. Vorrei regalarvi tantissimo eppure mi sembra sempre di non essere mai all’altezza della situazione. Il RA, lo dico sempre, è un’esperienza da provare, perché lascia qualcosa di incredibile addosso, che non si può dimenticare.
Si in effetti non è facile da gestire, ma vorrei sottolineare quanto io lo faccia per passione e per leggere libri che reputo interessanti insieme ai partecipanti. La maggior parte delle volte il libro viene scelto per votazione da chi sarà dei nostri e in definitiva veicolo la scelta tra quelli che più mi entusiasmano. Ci tengo anche a sottolineare quanto nessuno degli autori mi chieda di farlo, tutti i RA sono nati per MIA INIZIATIVA PERSONALE, e sono estremamente grata ad Alessia Esse (e a Mirya) per aver anche solo preso in considerazione l’idea di COLLABORARE con me a questa iniziativa. Sono incredula e felice al pensiero che tante persone si siano avvicinate al mio blog anche grazie a questa iniziative e sono ancora più felice di intrattenere rapporti personali con molti dei partecipanti. Ci tengo a sottolineare ancora una volta quanto sia riconoscente per il tempo che investite in questa iniziativa e per i messaggi che mi inviate e per essere semplicemente dei partecipanti meravigliosi. Senza di voi questa iniziativa non ci sarebbe. Io posso averci messo il contenitore, il mezzo, ma siete voi, con le vostre personalità, il vostro ardore e la vostra passione a rendere questa iniziativa un successo. Senza di voi il RA non esisterebbe e di certo sarei una blogger solitaria alla ricerca di qualcosa.
Avrei bisogno di una giratempo per stare dietro a tutto, per conquistare la montagna di roba che mi aspetta implacabile. Sono una procrastinatrice, una di quelle che si riduce sempre all’ultimo secondo per fare tutto. E mi dispiace di non essere riuscita ad essere presente la scorsa settimana, ma purtroppo ero ancora alle prese con il mio rientro a casa e la preparazione di quell’odioso esame che “Dispositivi e circuiti a Radiofrequenza” affettuosamente detto RF, che finalmente sono riuscita a passare. *yeah* Lo so, lo so, sono pallosa ma gli esami e la vita fuori dal web sono più importanti.
Sono affezionatissima a Baguette e Lilac e sono contenta di condividere con voi, di nuovo il loro viaggio.
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Questa settimana la mitica Alessia Esse ci parla niente poco di meno che degli AIUTANTI del Capitano e di Gianmaria… rivelandoci alcuni segreti.
“Per la gestione e il governo della città eterna, il Capitano e Gianmaria hanno a disposizione dieci aiutanti. (Nella prima bozza di Segreto li avevo chiamati ‘discepoli’.)
Quelli che rispondono a Gianmaria sono:
- X. Di lui non posso dirvi il vero nome, lo scoprirete leggendo i prossimi capitoli. Il soprannome ha a che fare col suo vero nome, questo posso dirvelo. X è il figlio del primo vice di Gianmaria, Luke. Da suo padre ha imparato ad uccidere, e proprio come suo padre adora Gianmaria e gli ubbidisce come un cane da guardia.
- Internazionale. Il suo vero nome è Fitz. Ha 32 anni, e il soprannome gli è stato dato in occasione della partita di calcio con cui il Capitano e Gianmaria hanno deciso, una volta per tutte, i colori ‘ufficiali’ della città eterna, sportivamente parlando. Fitz era milanista, e tifava per la squadra di Gianmaria. Il Capitano scommise con entrambi che la sua squadra avrebbe vinto, e in tal caso: A. Fitz avrebbe preso a chiamarsi Internazionale e B. il piazzale di fronte al palazzone sarebbe diventato di sua proprietà. Il Capitano vinse, e da quel giorno Fitz diventò Internazionale. La sua maschera, infatti, porta i colori dell’Inter, l’altra squadra di Milano. In seguito a quella partita, Brunelleschi regalò al Capitano il dipinto tridimensionale che si trova sul piazzale, a ricordo dell’esito della partita.
- Mamba. Nessuno conosce il suo vero nome, tranne Gianmaria, che gliel’ha dato al momento della nascita, quando la madre di Mamba è morta. Il soprannome deriva dalla sua passione per il cinema. Black Mamba è il soprannome del personaggio interpretato da Uma Thurman in Kill Bill, e la maschera (gialla, con due righe nere) richiama i colori della tuta indossata da Black Mamba nel film. L’aiutante di Gianmaria ha 28 anni.
- Press. Il suo vero nome è Augusto. Era un bambino, quando il virus venne diffuso. Viveva con Gianmaria e con il Capitano prima di raggiungere il Foro Italico. Il suo soprannome deriva da un giubbotto antiproiettile dal quale non si separava mai, per paura delle assassine di uomini. Apparteneva ad un giornalista straniero morto a causa del virus, e sulle spalle c’era la scritta PRESS (‘Stampa’, in inglese.)
- Giuso, l’ultimo aiutante di Gianmaria, ha poco più di 40 anni. Il suo vero nome è Giuseppe, e il soprannome non è altro che un diminutivo. Nasconde da sempre la sua omosessualità. A tutti, tranne all’uomo che ama, un altro aiutante.
Gli aiutanti che rispondono al Capitano, invece, sono:
- Brunelleschi. Per questo aiutante posso solo dirvi di continuare a leggere :D
- Kennedy. Il suo vero nome è Bartolomeo. Ha 38 anni, e ha conquistato il suo posto fra gli aiutanti dopo aver salvato il Capitano da un boccone di pane finito di traverso. La sua pelle è leggermente scura. Per questa ragione, da Bartolomeo il suo nome è diventato Barack. Da Barack, poi, è diventato Kennedy quando ha indossato la maschera.
- Sam. E’ il più giovane fra gli aiutanti. Ha 20 anni, e un figlio di due. Il suo vero nome è Santiago. Ha scelto di indossare la maschera in cambio della fine delle violenze fisiche perpetrate da X nei confronti della sua compagna. Il giorno dopo aver giurato come aiutante, X e Gianmaria hanno ucciso la donna. Sam è rimasto negli aiutanti per evitare che la stessa sorte tocchi a suo figlio.
- Wynne. Di questo aiutante saprete molte cose durante la lettura.
- Ringo. Il suo vero nome è Harold. Ha 46 anni, ed è stato il Capitano a dargli il soprannome. Harold è affetto da vitiligine, e secondo il capo di Roma la sua pelle è identica a quella delle due facce di un antico biscotto.
Avrei altre cose da aggiungere sugli aiutanti, ma ancora una volta devo fermarmi per evitare di rovinarvi la lettura di Segreto e quella di Infinito :P”
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E ora vi lascio al recap settimanale, come al solito NON POSSO GARANTIRE LO SPOILER FREE quindi accostatevi alla lettura con cautela. Come sempre vi ricordo che potete unirvi al RA in corso d’opera e che Alessia ha messo in palio una copia digitale di INFINITO per un fortunato partecipante. Buona lettura!
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Dal capitolo 12 al capitolo 24: Un piccolo riassunto
Lilac, Elia, Baguette e Eloisa si ritrovano a subire una nuova perdita e ad accettare le nuove regole della città eterna. E se possono riabbracciare Jonah non possono andare via. Nuovi personaggi entrano in scena, nuove dinamiche, tutto mentre Lilac cerca di capire come fare a scappare…
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Dal capitolo 13 al capitolo 24: I nostri commenti su Twitter
Continuo ad usare la Tag Board visto la sua comodità e facilità di utilizzo. Questo mi risparmia anche le mail pazze che ero solita mandare per ricordare di inviarmi i Tweet. (si facevo queste cose -.-“) Potete trovare tutti i commenti taggati #PABLilacRA qui:
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Dal capitolo 13 al capitolo 24: La discussione
- Vi siete mai trovate in un ambiente dove i maschi la fanno da padrone? Come avete reagito?
@anncleire: Studiando Ingegneria mi ritrovo continuamente in un mondo prettamente maschile, dove sono gli uomini ad essere preferiti, anche in sede di assunzione. Come sempre mi impegno il doppio, sono le donne che devono dimostrare di valere, non quanto un uomo, cento volte di più.
@_adelemme_: ambiente ostile/maschilista no, ma ho trovato provoloni e depravati che sono stati messi a posto con freddezza e distacco dopo una lavata di testa
Ludmilla: Mh no per mia fortuna, a parte se si parla di calcio. In quel caso coloro che non sono marchiati dal cromosoma Y non hanno diritto di parola e se ce l’ hanno vengono liquidati con un sorriso che rivela chiaramente che non si è neanchè stati ascoltati. La mia reazione è molto semplice: ignorarli, a me del calcio non interessa proprio nulla ( a parte se si parla di Cristiano Ronaldo )
@aniryllis: Non ricordo di un’occasione particolare, in ogni caso reagire i male.
@zikaren28: come no! circondata sempre da maschietti (no, non è come pensate! sto parlando di sport, girls, solo di sport! ). da piccola ci litigavo, poi ho imparato ad ignorarli. il più delle volte quello che esce dalla loro bocca non ha molto senso, per cui ho smesso di tentar di interpretarli.
@Kikkasole: L’ultima volta che ho avuto un problema del genere, pochissimo tempo fa, il mio fegato ha fatto le valigie e m’ha detto “ciao ciao ci rivedremo forse prossimamente!”
Ilaria Silvestri: No mi è successo l’esatto opposto, ho fatto le superiori in una scuola quasi interamente femminile compreso le bidelle e le professoresse. Ma a causa della adolescenza non ne ho affatto un bel ricordo.
@Endif1: Sì e mi ci ritrovo ancora tutti i giorni. L’unica arma a mia disposizione è usare la testa. In questo mi sento molto affine a Vega G
@SpeziaC: No, non credo per fortuna. A lavoro mi è capitato però di essere ignorata (io e le altre colleghe) perché volevano parlare solo con l’uomo dell’ufficio. Leggermente fastidioso.
@Mirya_76: Più che altro in un ambiente in cui i maschi credono di farla da padrone. Ho reagito mettendo in dubbio la loro credenza, come faccio con ogni tipo di fede. A volte, tuttavia, non si riesce ad arrivare al loro cervello, e allora può essere utile arrivare al loro inguine, con una ginocchiata ben assestata.
- Qual è il vostro cartone animato preferito?
@anncleire: Il mio cartone preferito resta indiscutibilmente Rossana, sono capace di fermare tutto e guardarlo ancora adesso. Il mio film animato preferito invece è Anastasia, adoro le musiche, la trama, la storia e il mito dei Romanov che non muore mai… almeno una volta l’anno me lo rivedo. E la canzone “Dicembre” mi fa sempre commuovere.
@_adelemme_: Slum Dunk, sono stata una vera fangirl e se fossi stata capace di scrivere, niente mi avrebbe impedito di scrivere fanfiction
Ludmilla: Spirit, cavallo selvaggio. Amo i disegni e la colonna sonora!
@aniryllis: Tom & Jerry asdfghjkl.
@zikaren28: ce ne sono diversi, ma quello che ho amato alla follia e atteso con fervore è, senza alcun dubbio, “Piccoli problemi di cuore”!!
@Kikkasole: Lady Oscar (ma anche la stella della senna. Georgie. Pollon combina guai. L’uomo tigre. Chobin. Mimì Ayuara ….e potrei continuare per sempre)
Ilaria Silvestri: Il mio cartone preferito è Rossana, impazzivo se non riuscivo a vedere un episodio e mi ricordo che ballavo in modo scatenato durante la sigla.
@Endif1: Lady Oscar, per l’appunto…
@SpeziaC: Rossana ( lo sai ), Pollon (che per fortuna non mi ha fatto crescere deviata con quella storia del sembra talco ma non è) e poi boh. Dragonball. E quello si che mi ha fatto essere malata, lui e le sue sfere maledette.
@Mirya_76: Restando in tema di confusione sul sesso forte, il mio cartone preferito è sempre stato e sempre sarà Lady Oscar: convinta di dover dimostrare di essere pari agli uomini emulandoli, Oscar trova invece la sua forza nella sua specifica identità, che non dipende da come si veste. Purtroppo, per insegnarlo al resto del mondo, ci rimette la vita, anche questo un avvenimento frequente nella storia della lotta per l’emancipazione femminile. In parte la mia rosa bianca viene da quel cartone.
- Credete nelle bugie a fin di bene?
@anncleire: Sono una di quelle persone per cui l’onestà e tutto, ma capita che menta per omissione soprattutto a mia madre. A volte ci sta per proteggere chi amiamo.
@_adelemme_: Bugie a fin di bene non molto, ma credo in qualche omissione, tipo spesso ometto qualcosa ai miei per non farli preoccupare.
Ludmilla: Non molto, io preferisco sempre una scomoda verità ad una visione distorta delle cose. Per i bambini, forse, si può fare un’ eccezione. Forse.
@aniryllis: Nope. Le bugie vengono sempre fuori prima o poi ed è molto peggio.
@zikaren28: le bugie son bugie, indipendentemente se bianche o nere. sono convinta che la menzogna contamina per cui se proprio non posso o voglio dire il vero, preferisco non dire.
@Kikkasole: Se per bugie bianche intendi “chi è stato a mangiare la nutella di nascosto?” No non sono stata io!(e invece si disgraziata) ….Ma altrimenti non esistono bugie a fin di bene. Il falso bene che apparentemente fanno oggi può diventare il malissimo di domani!