Alzi la mano chi non ha mai perso la pazienza mentre aspettava il proprio turno in posta, in banca, all’agenzia delle entrate, dal dottore o negli uffici comunali. Chi non ha mai sprecato una giornata di lavoro per risolvere qualche bega con la pubblica amministrazione…
Nell’era in cui si fa tutto on line: si paga, si compra, ci si relaziona, in Italia abbiamo ancora bisogno di assumere qualcuno per far la coda agli sportelli al posto nostro.
Così, c’è chi ha inventato il lavoro del “codista”. Giovanni Cafaro a Milano, dopo aver perso l’incarico di Direttore Marketing presso una grande azienda, ha deciso di diventare imprenditore di sé stesso e dedicarsi a questa nuova occupazione. Per circa 10 euro l’ora disbriga le pratiche burocratiche che gli vengono affidate e al termine rilascia una regolare ricevuta.
L’esposizione mediatica ha poi fatto il resto e, grazie alle comparizioni in tv, agli articoli sui giornali e all’interesse dei media perfino internazionali, Giovanni Cafaro è riuscito a dare credibilità al suo ruolo tanto da organizzare dei workshop di formazione.
Per quanto mi sembri un’occupazione totalmente anacronistica rispetto al mondo digitale in cui siamo immersi (e sommersi), non posso fare a meno di pensare che purtroppo in Italia sia un’opportunità che a qualcuno possa fare comodo.
Penso agli anziani che con le pratiche on line sono in difficoltà, ai lunghissimi moduli da compilare e all’insufficiente assistenza che sanno dare gli uffici “competenti” al telefono, alle interminabili code alle poste.
Oltre ad essere utile, può essere una piccola risposta al problema della disoccupazione? In fondo tutto ha un prezzo, anche le nostre perdite di tempo.
Vi ricordate Asterix e le 12 fatiche? c’era anche la Burocrazia!