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Per cercare di dare voce a questi problemi e verificare le posizioni dei nostri politici in merito a scienza e ricerca, un gruppo di cittadini, in gran parte giornalisti scientifici, ricercatori e blogger, ha messo in piedi un’iniziativa volta a colmare questo vuoto d’informazione. Organizzati nel gruppo Facebook Dibattito Scienza hanno stilato una lista di "Sei domande per la scienza", pubblicate dal mensile Le Scienze, sottoponendole all’attenzione dei cinque candidati alle primarie del centrosinistra. Si attendono ora le risposte.
L’iniziativa, che sarà riproposta anche ai candidati di qualunque formazione politica decida di organizzare le primarie, sarà ampliata e rivolta a tutti agli aspiranti premier che si presenteranno alle prossime elezioni.
Le sei domande
1. Quali politiche intende perseguire per il rilancio della ricerca in Italia, sia di base sia applicata, e quali provvedimenti concreti intende promuovere a favore dei ricercatori più giovani?
2. Quali misure adotterà per la messa in sicurezza del territorio nazionale dal punto di vista sismico e idrogeologico?
3. Qual è la sua posizione sul cambiamento climatico e quali politiche energetiche si propone di mettere in campo?
4. Quali politiche intende adottare in materia di fecondazione assistita e testamento biologico? In particolare, qual è la sua posizione sulla legge 40?
5. Quali politiche intende adottare per la sperimentazione pubblica in pieno campo di OGM e per l’etichettatura anche di latte, carni e formaggi derivati da animali nutriti con mangimi OGM?
6. Qual è la sua posizione in merito alle medicine alternative, in particolare per quel che riguarda il rimborso di queste terapie da parte del SSN?
Segui l’iniziativa sul gruppo Facebook Dibattito Scienza e su Twitter con l’hashtag #dibattitoscienza.