L’Italia, volenterosa ma poco incisiva, cede di fronte a una Scozia solida, ordinata e in grande crescita.
In quello che è tradizionalmente considerato lo spareggio per evitare l’ultimo posto e il cucchiaio di legno, l’Italia scendeva oggi in campo con una consapevolezza: la Scozia è molto più forte degli anni scorsi. Non è più la nazionale abbordabile e disattenta che l’Italia riusciva a domare in casa, togliendosi anche qualche soddisfazione a Edimburgo. Lo dimostra l’amichevole di agosto a Torino, vinta 16-12 dagli scozzesi. Lo dimostra il percorso ai Mondiali, interrotto ai quarti contro l’Australia in un match combattutissimo e incerto fino alla fine, concluso 35-34 per i Wallabies. Lo dimostrano le prime due partite del Sei Nazioni, concluse con sconfitte di misura contro Inghilterra e Galles.
Italia – Scozia, la gara
Dopo i primi minuti di equilibrio, l’Italia prova a sfondare con un’azione di attacco al 5′ dopo un bel calcio laterale di Haimona. All’8′ gli azzurri ottengono una punizione, trasformata bene dallo stesso Haimona: 3-0 Italia. La reazione scozzese non si fa attendere, e gli uomini di Cotter dimostrano la propria superiore qualità nella gestione palla dal minuto successivo allo svantaggio: con un’azione sublime si portano velocemente nei 22 italiani, palla a Hogg che avanza e libera bene Barclay, il quale appoggia in meta, trasformata da Laidlaw. Siamo al 9′, Italia sotto 7-3. Al 16′ una Scozia che domina in lungo e in largo finalizza un’altra ondata d’attacco con la meta di Hardie, cui segue una nuova trasformazione di Laidlaw: nuovo punteggio di 14-3 per gli ospiti. A questo demoralizzante uno-due segue al 25′ una punizione di Laidlaw, l’uomo partita di oggi, che porta altri 3 punti in casa scozzese: 3-17. Inizio terribile per i nostri, testimoniato da una manovra prevedibile e macchinosa e da una pessima gestione delle touches, sempre nelle mani degli scozzesi. Proprio quando il gelo scende sull’Olimpico, gli azzurri trovano un grande scatto d’orgoglio: a uno spunto di Campagnaro, fino a questo momento in ombra, segue una bella azione d’attacco italiana portata avanti da Garcia e finalizzata in meta da Ghiraldini. La successiva trasformazione di Haimona fissa il risultato sul 10-17. I minuti finali sono più equilibrati. L’Italia gioca più convinta, contro una Scozia che dal canto suo si ritrova inaspettatamente sotto pressione ed appare più intimorita. Allo scadere Laidlaw fallisce un calcio laterale, e l’Italia rientra negli spogliatoi a una sola meta di distanza, dopo aver rischiato per più di 20 minuti di essere sommersa nel punteggio.
Il secondo tempo riprende con una nuova presa di distanza della Scozia, che guadagna altri 3 punti su punizione di Laidlaw: 10-20 al 45′. A questo punto l’Italia si ricorda di giocare in casa e riprende a macinare gioco e metri: al 49′, dopo un’azione insistita, gli azzurri non trovano la meta di un soffio, ma ottengono una punizione agevolmente trasformata da Haimona, che porta risultato sul 13-20. 4′ dopo Laidlaw ritrova i pali e riporta la Scozia a +10: 13-23. Un’altra azione italiana non trova stavolta la via dei punti, e la Scozia guadagna al 57′ l’ennesima punizione nuovamente trasformata da Laidlaw: 13-26. L’Italia comunque non accenna a diminuire la pressione e nei minuti successivi, a seguito della grande pressione esercitata sulla solida difesa scozzese, ottiene la superiorità numerica per 10 minuti, per fallo di Russell, e subito dopo una meta di Fuser che riaccende l’Olimpico. Trasformazione di Haimona e ci si riporta sotto, sul 20-26. Quando sembra essersi aperto uno spiraglio consistente per completare la rimonta, un’ingenuità difensiva azzurra regala al 64′ un’altra punizione alla Scozia. L’infallibile Laidlaw centra ancora i pali, e la Scozia si porta a +9 nel momento per lei più pericoloso. L’Italia non si arrende, continua la pressione, ma sfuma un’altra azione d’attacco al 69′, cui segue il rientro di Russell. Gli ultimi 10 minuti sono più confusi, ma la Scozia faticosamente mantiene la propria supremazia, e nonostante una nuova inferiorità per fallo di Nel al 75′, alla scadere buca la stremata difesa italiana con la meta di Seymour, trasformata da Laidlaw, che fissa così il risultato finale sul 20-36 e chiude una brutta giornata della nostra nazionale.
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— Corriere della Sera (@Corriereit) 27 febbraio 2016
La Scozia conferma la crescita avvenuta nell’ultima stagione, e gioca una partita bella, ordinata e spregiudicata, riuscendo a gestire il distacco anche nei momenti più difficili della gara. L’Italia ha avuto il merito di mantenere aperto il risultato fino agli ultimi minuti, dopo una brutta partenza e contro un avversario che, sul piano tattico e tecnico, ha dimostrato di avere qualcosa in più. La possibilità di fare punti nel Sei Nazioni, che solitamente coincide con l’appuntamento casalingo contro la Scozia, oggi è apparsa molto meno concretizzabile rispetto agli anni scorsi. Se da un lato c’era la consapevolezza di affrontare questo torneo all’insegna del rinnovamento e dell’incertezza di risultati, dall’altro la partita di oggi non può che essere per l’Italia un serio campanello d’allarme.
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