L’Italia gioca bene per quasi un’ora e poi crolla. Decisive le giocate di Farrell e le mete di Joseph nel secondo tempo per gli inglesi.
Seconda giornata di Sei Nazioni: all’Olimpico l’Italia si trova di fronte ai maestri inglesi, inventori del rugby e padroni di casa agli ultimi mondiali. La statistica particolarmente scoraggiante è data dai precedenti: in 21 incontri ufficiali gli azzurri non sono mai usciti vittoriosi contro la nazionale della Rosa.
Oggi, forti di una prestazione convincente sabato scorso contro la Francia, la discesa in campo dei nostri è accompagnata da un cauto ottimismo generale.
Olimpico, 73mila in mischia L’Italia contro il tabù inglese https://t.co/E5eIFg6yIR #rugby
— LaGazzettadelloSport (@Gazzetta_it) 14 Febbraio 2016
Italia – Inghilterra, la cronaca
L’Italia fin da subito dimostra di avere i numeri per competere, spezzando abilmente le azioni inglesi con alcuni intercetti che rendono la partita piacevole ed equilibrata. Al 6′, in seguito ad un errore inglese in touche, l’Italia conquista palla nei 22 metri avversari e dopo una bella azione guadagna un fallo: ottima la trasformazione di Canna. È l’8′ e l’Italia è sopra di 3-0. L’Inghilterra risponde 2 minuti dopo con un’analoga punizione, trasformata da Farrell: è pareggio 3-3. Ancora una bella azione dell’Inghilterra porta a un’altra trasformazione inglese al 16′: questa volta è Ford a centrare i pali. 6-3 per gli inglesi. Immediata è la reazione dell’Italia, che il minuto successivo guadagna un fallo in attacco e conquista altri 3 punti grazie al bel calcio di Canna. È di nuovo pareggio, 6-6. Dopo un fallito calcio di punizione dell’Italia al 20′, che avrebbe consentito il sorpasso, al 24′ l’Inghilterra compie un recupero e finalizza in meta una bella azione con Ford. Farrell non trasforma, e il punteggio si fissa sul 6-11. L’Italia comunque non demerita, di fronte a un’Inghilterra che dimostra la propria superiorità solo a tratti, e che non riesce a prendere il sopravvento a causa di azioni che appaiono troppo statiche, agevolmente controllate dall’Italia. Si arriva così ad altri 3 punti azzurri con una nuova punizione di Canna: 9-11. Con questo punteggio, dopo una bella azione difensiva italiana allo scadere, si va negli spogliatoi. Primo tempo di grande qualità: l’Italia gioca una partita attenta e coraggiosa, contenendo bene le iniziative inglesi.
Nel secondo tempo l’Inghilterra scende in campo con un piglio più aggressivo, guadagnando facilmente i 22 e mettendo all’Italia una pressione che non aveva ancora visto nei primi 40′. Gli azzurri comunque continuano a giocare in modo ordinato e diligente, non concedendo punti e recuperando ottime palle. Entrambe le squadre capiscono che a fare la differenza saranno gli errori, e giocano prestando grande attenzione alla fase difensiva. L’Italia è brava a fronteggiare le micidiali ondate inglesi guadagnando 2 falli, e continuando a non concedere punti. Al 49′ Canna fallisce una punizione laterale e svanisce la nuova possibilità di sorpasso azzurro. Al 52′ l’episodio chiave della partita: Canna batte una veloce rimessa verso Bellini, che azzarda un’iniziativa personale sulla linea difensiva, tarda a servire Sarto il quale, tentando un passaggio laterale verso Campagnaro, non può eludere l’anticipo di Joseph, che si ritrova su un’autostrada dritta verso i pali. Meta inglese, cui segue la facile trasformazione di Farrell che fissa il punteggio sul 9-18. La partita, fino a questo momento molto tesa e in bilico, cambia completamente veste: per gli inglesi, rivitalizzati, diventa un allenamento; per i demoralizzati azzurri una disfatta. Entrambe le squadre rompono gli schemi, e l’Inghilterra trova ampi spazi. Al 57′ arriva la seconda meta di Joseph dopo una bel calcio penetrante di Ford. Farrell trasforma ancora, e si va sul 9-25. Al 62′ una punizione di Farrell aumenta ulteriormente il divario: 9-28. L’Italia ritrova a questo punto insperate energie, costruendo una tenace azione d’attacco, che tiene la difesa inglese alle strette per circa 5 minuti senza però riuscire a finalizzare. Dopodiché la diga italiana si rompe definitivamente: ancora Joseph appoggia in meta dopo una bella azione di forza al 70′, mentre Farrell al 74′ raccoglie un assist a pochi metri dalla linea di meta e appoggia in mezzo ai pali. 9-40 l’impietoso punteggio finale.
#SeiNazioni 2016, l’Inghilterra travolge l’Italia 40-9 https://t.co/JYFa167ty9 @sportnotizie24 “Much Ado About Nothing” #ItaliaInghilterra — Domenico Cicalese (@DomeCicalese) 14 Febbraio 2016
L’Italia, che ha accusato il colpo dopo aver subito la prima meta di Joseph, continua comunque a dare ottimi segnali. Il percorso di crescita, iniziato brillantemente sabato scorso contro la Francia, ha avuto oggi una brusca frenata nell’ultima mezz’ora, ma gli azzurri mantengono la tenacia, la competitività e il coraggio che saranno fondamentali contro i prossimi avversari del Sei Nazioni, a partire dalla sfida casalinga del 27 febbraio contro la Scozia.
Altre partite
Quella dell’Olimpico è stata la partita conclusiva della seconda giornata del Sei Nazioni. Ieri a Saint-Denis la Francia ha battuto 10-9 l’Irlanda, dopo che i galletti, sotto 3-9 fino al 70′, hanno rimontato con una meta di Médard e successiva trasformazione di Plisson. A Cardiff, invece, il Galles ha battuto 27-23 un’ottima Scozia.
Quello di quest’anno è un Sei Nazioni che potrebbe regalare sorprese rispetto alle ultime edizioni, che hanno visto un costante predominio in classifica di Galles e Irlanda. Adesso al comando si trovano Inghilterra e Francia con 4 punti ciascuna, frutto delle 2 vittorie in altrettante gare. Seguono il Galles con 3 punti, l’Irlanda con 1 punto e, infine, Scozia e Italia ultime ancora a quota 0.
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— FRANCE 24 (@FRANCE24) 13 Febbraio 2016