BT Murrayfield (Edimburgo) - La Scozia esce a testa alta ma sconfitta dalla battaglia contro il Galles, chiudendo di fatto i suoi sogni di poter competere per la vittoria finale. I dettagli sono stati la differenza tra le due squadre, che hanno concesso molto dal punto di vista della disciplina e commesso molti errori. Il Galles non ha rubato nulla, ma la Scozia, forse, non meritava la sconfitta per il modo in cui ha giocato e spinto. L'esperienza ha premiato i gallesi, bravi a chiudersi in difesa, bravi e pericolosi nelle ripartenze, bravi a stringere i denti, bravi a gestire meglio il possesso dell'ovale. Tra due settimane, quindi, la Nuova Scozia di Vern Cotter si troverà di fronte l'Italia di Jacques Brunel in quella che, nonostante le tante novità e i tanti passi avanti del rugby scozzese, sarà ancora una volta uno spareggio per evitare il cucchiaio di legno.
Nel primo tempo, succede praticamente di tutto. La Scozia parte meglio ma è il Galles a passare per primo in vantaggio grazie al piede di Halfpenny, a punire la - troppa - indisciplina scozzese. Il Galles, però, subisce il ritorno dei Blues che sono bravissimi in difesa, perfetti con Russell nel turnover e letali nella ripartenza con Stuart Hogg, che trova il varco giusto nel fianco destro della difesa gallese andando fino in fondo a marcare la prima meta del match, che Laidlaw trasforma.
il piede del mediano di Gloucester allunga il vantaggio dei suoi con un piazzato da ottima posizione, dopo che Jake Ball non rotola via in un raggruppamento sotto ai pali. Le due squadre continuano ad equivalersi, perché se la Scozia è molto più fallosa, il Galles va in difficoltà in touche. Tuttavia, l'indisciplina scozzese regala ancora due calci facili facili ad Halfpenny, che porta i suoi ad un solo punto di distacco; la seconda punizione nasce da una "follia" di Finn Russell, che decide senza pressione, di andare a toccare Dan Biggar in volo su un pallone alto. Jackson si consulta col TMO prima di mostrare il giallo all'apertura scozzese, che lascia i suoi in inferiorità e consegna l'inerzia nelle mani gallesi.
Due minuti dopo, la Scozia torna a spingere ma il Galles va in meta. Lamont sbaglia un passaggio su Cowan, i gallesi, col vantaggio, recuperano l'ovale e Dan Biggar, con un passaggio lungo e, forse, in avanti, serve Liam Williams sulla sinistra. Bennett va a placcare Jonathan Davies, che partecipa all'azione ma non tocca l'ovale, e l'ala gallese può servire Rhys Webb che va indisturbato oltre la linea. Halfpenny trasforma e la gara si accende, quando poco dopo anche Jonathan Davies va a placcare Johnnie Beattie in volo, guadagnandosi il secondo giallo di giornata. La Scozia spinge, ma la difesa gallese resiste, coi Dragoni che vanno a riposo avanti 10-16.
Nella ripresa la gara resta sempre in grande equilibrio e la sensazione generale, fin dall'avvio, è che sarà decisa dagli episodi.
Laidlaw (due volte) e Halfpenny si alternano dalla piazzola nei primi minuti, ma il Galles continua a mantenere il possesso dell'ovale, passando attraverso le fasi in più di un'occasione per cercare di frustrare la attenta difesa scozzese. Al 59′ il TMO annulla la meta di Liam Williams, dopo che il primo assistente vede un'ostruzione di Jake Ball in un raggruppamento.
Si entra nell'ultimo quarto di gara con i Dragoni che hanno fatto registrare l'80% del possesso e, proprio dopo un'azione multifase Jonathan Davies va in meta al 64′, bravo a sfruttare l'ottimo lavoro di Dan Biggar e ad eludere l'intervento di Matt Scott prima e Stuart Hogg poi. Halfpenny dalla piazzola trasforma e scava il solco che, virtualmente, decide il match.
La Scozia continua ad attaccare a testa bassa ma, purtroppo, con scarsa lucidità. Dopo cinque minuti interminabili di pressione sui 5m avversari e tre punizioni conquistate, anziché calciare per i pali accorciando le distanze, Laidlaw batte ancora veloce ma stavolta la Scozia commette un'irregolarità e regala il possesso al Galles.
Il cronometro gioca contro la Scozia ma i Blues continuano ad attaccare e la loro pressione viene premiata a tempo scaduto, quando Jon Welsh trova il pick and go giusto e va in meta. Russell trasforma e il cronometro dice che mancano ancora tre secondi, ma il direttore di gara decide che non c'è più tempo e decreta la fine del match.
Score: 6′ Halfpenny cp (0-3), 9′ Hogg m Laidlaw tr (7-3), 17′ Laidlaw cp (10-3), 20′ Halfpenny cp (10-6), 31′ Halfpenny cp (10-9), 33′ Webb m Halfpenny tr (10-16); 44′ Laidlaw cp (13-16), 49′ Halfpenny cp (13-19), 54′ Laidlaw cp (16-19), 64′ J. Davies m Halfpenny tr (16-26), 79′ Welsh m Russell tr (23-26).
Scozia: 15 Stuart Hogg 14 Sean Lamont 13 Mark Bennett 12 Alex Dunbar 11 Tim Visser 10 Finn Russell 9 Greig Laidlaw (C) 1 Alasdair Dickinson 2 Ross Ford 3 Geoff Cross 4 Richie Gray 5 Jonny Gray 6 Rob Harley 7 Blair Cowan 8 Johnnie Beattie
Panchina: 16 Fraser Brown 17 Gordon Reid 18 Jon Welsh 19 Jim Hamilton 20 Alasdair Strokosch 21 Sam Hidalgo-Clyne 22 Greig Tonks 23 Matt Scott
Galles: 15 Leigh Halfpenny 14 Alex Cuthbert 13 Jonathan Davies 12 Jamie Roberts 11 Liam Williams 10 Dan Biggar 9 Rhys Webb 1 Gethin Jenkins 2 Richard Hibbard 3 Aaron Jarvis 4 Jake Ball 5 Alun Wyn Jones 6 Dan Lydiate 7 Sam Warburton (C) 8 Taulupe Faletau
Panchina: 16 Scott Baldwin 17 Paul James 18 Scott Andrews 19 Luke Charteris 20 Justin Tipuric 21 Mike Phillips 22 Rhys Priestland 23 Scott Williams
HT: 10-16
Note: 10°C, campo perfetto, cielo sereno, vento assente.
Sin bin: 31′ Finn Russell (Scozia), 35′ Jonathan Davies (Galles),
Man of the match: Alun Wyn Jones (Galles)
Spettatori: 67142 (sold-out)
Arbitro: Glen Jackson (NZRU)