Il numero dei potenziali acquirenti si allunga.
The list of potential bidders becomes longer.
È slittato al 16 aprile il termine per la consegna delle offerte vincolanti per i due asset dell’intero complesso aziendale di Mariella Burani Fashion Group, i marchi propri, le licenze e l’attività industriale da un lato, la rete retail con i cinque negozi di proprietà residui in Italia dall’altro, o anche per parti di essi
Secondo fonti vicine all’operazione, la mossa dei commissari straordinari di chiedere una proroga dell’asta al ministero dello Sviluppo Economico sarebbe stata dettata dal recente interesse all’acquisizione di nuovi investitori cinesi.
Dopo il primo bando per la presentazione delle manifestazioni non vincolanti di interesse erano cinque i pretendenti al polo produttivo di Cavriago e alle cinque boutique monomarca a gestione diretta di Roma, Pescara, Genova, Parma e Mantova che fanno capo alla controllata Mariella Burani Retail: Ittierre, rilevata da Albisetti di Antonio Bianchi all’inizio del 2011, Sartoria Partenopea di Napoli e le holding milanesi R Consulting e Media Parfums. Dall’estero, invece, è arrivata un’offerta dal fondo Pyrrho Investment di Hong Kong.
Principale criterio indicato è l’affidabilità economico-finanziaria e imprenditoriale dell’offerente, seguita dai contenuti del piano di prosecuzione dell’attività e dal prezzo, oltre che dalle garanzie per il pagamento.