I carabinieri di Gioia Tauro, comune in provincia di Reggio Calabria, hanno trovato sei ragazzi segregati in una stanza di una delle 17 palazzine del villaggio rom che si trova in contrada Ciambra.
Si tratta di quattro ragazzi minorenni, precisamente due bambini e due bambine, con un’età tra i quattro e gli otto anni, e di una ragazza e un ragazzo (affetto da problemi psichici e motori) maggiorenni.
I militari dell’Arma stavano perquisendo il villaggio per una ricerca di refurtiva, quando si sono imbattuti nella stanza chiusa della palazzina numero 13 dove i sei ragazzi sono stati ritrovati rannicchiati in un angolo, tra escrementi e cibo putrefatto, una scena davvero agghiacciante.
Sono state interrogate la madre dei ragazzi 45enne, Giovanna Bevilacqua, la zia Angela Amato e la nonna 60enne Fiorina Amato. Quest’ultima ha giustificato la situazione dicendo che i ragazzi erano scappati nella stanza in seguito al rumore delle sirene dei carabinieri e ha ammesso di tener chiuso solo il ragazzo con problemi di handicap in quanto si dimostrava pericoloso.
Le tre donne sono state arrestate con l’accusa di sequestro di persona e i ragazzi sono stati affidati a una struttura d’accoglienza.
Clelia Impicciatore