SELEX, SOCIETà CONTROLLATA FINMECCANICA, PAGAVA TANGENTI PER APPALTI. TUTTO CONOSCENZA DI MARINA GROSSI, AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA HOLDING E MOGLIE DI GUARGUAGLINI , PRESIDENTE DI FINMECCANICA

Creato il 20 dicembre 2010 da Madyur

“Marina Grossi , amministratore delegato della Selex , società controllata della Finmeccanica , sapeva che per lavorare in Enav occorreva pagare tangenti” lo dice Lorenzo Cola , il consulente globale della holding, ai magistrati.

Lorenzo Cola è dietro le sbarre , indagato per riciclaggio, frode fiscale e corruzione aggravata. Ha descritto la natura corruttiva. Indicando tutti i meccanismi, l’architettura dei fondi neri e il loro impiego , alle società cui subappaltava i lavori ottenuti da Enav.

Le parole di Cola segnano la Caporetto di Marine Grossi e del marito Guarguaglini, presidente e ad di Finmeccanica. Mettono a nudo la metodica operazione di spin con cui Finmeccanica ha cercato sin qui di negare anche l’evidenza.

Il lavoro di Cola era di consulente , sorvegliava consigliava e indirizzava anche il business degli appalti che Enav stabilmente affida a Selex. E’ un business corrotto. Selex paga Enav per ricevere appalti. E le società cui Selex subappalta le retrocedono in nero una parte del fatturato attraverso sovrafatturazioni.

“Il Sistema ha origine con Paolo Prudente (cioè quando Selex si chiamava Alenia , di cui Prudente era direttore generale ndb). E’ continuato successivamente e certamente l’ingegnere Grossi ne era a corrente. Lo dico perché la Grossi parlava con Manlio Fiore ( direttore responsabile di Selex ndb) e con l’avvocato Letizia Colucci ( condirettore generale di Selex ndb). E costoro me lo riferivano , soprattutto quando c’erano problemi. La grossi sapeva anche che con le disponibilità extracontabili venivano pagati i vertici di Enav per l’assegnazione dei lavori della Selex” riferisce Cola.

Sulla necessità di corrompere Cola ne parla direttamente anche con la Grossi , che si lamenta dell’esosità delle richieste. Una volta disse a Cola “Con questi di Enav è molto difficile lavorare. Ogni cosa bisogna pagare”. Il Sistema di pagamento era facile , come lo descrive Cola “Il denaro per il pagamento delle tangenti derivava dai singoli contratti . Quando si costruiva il contratto con Selex , normalmente il riferimento era Manlio Fiore. Si calcolavano le spese e , tra esse, il valore delle tangenti e delle somme che mi erano dovute. E si aumentava il valore del contratto. Da tali sovrafatturazioni , si traeva il denaro per il pagamento delle tangenti. Non mi occupavo delle tecnicalità. MI limitavo a percepire quanto a me destinato , su conti a me riferibili”.

Secondo Cola , all’Enav le tangenti le intascavano L’amministratore delegato Guido Pugliesi e il consigliere di amministrazione Ilario Floresta , già parlamentare di Forza Italia e sotto segretario al Bilancio nel Primo Berlusconi. Le società subappaltatrici ( la Arctrade di Iannilli e Print System di Di Lernia , introdotti da Cola, dovevano pagare delle tangenti agli uomini Enav. In un verbale di Iannilli la conferma delle parole di Cola. Inoltre Iannilli riferisce un particolare del Sistema “Alla fine del 2009 , per i lavori dell’Aeroporto di Palermo , Selex emise nei confronti di Enav fatture per circa 10 milioni di euro per lavori non eseguiti. La ragione era che Enav aveva necessità di implementare i costi e Selex di fare fatturato”.

http://pensierimadyur.blogspot.com/2010/11/finmeccanica-gonfiava-i-suoi-conti-per.html

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