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Semantica dell'universo

Creato il 13 febbraio 2014 da Straker

Semantica dell'universo

A volte ci chiediamo quale sia l'etimologia di vocaboli particolarmente significatiivi. Si può percorrere la storia a ritroso Si può, come carpe o salmoni, risalire il fiume per giungere alla sorgente.
Alla fine reperiremo la radice da cui si è formato il tronco del valore principale, donde si sono ramificate le accezioni, i sensi, i simboli. Tuttavia arriva il momento in cui bisogna fermarsi: ci ritroviamo con una sillaba, un paio di suoni impregnati di silenzio, quel silenzio infinito che vibra di voci. Invano cercheremo la genesi della scaturigine.
Stesso discorso vale per l'universo materiale, la vita, la coscienza: quando e da che cosa sono emersi?
Scrive un gigante del pensiero contemporaneo, Karl Jaspers: " L'essenza della materia permane inattingibile. Cosmo e materia trasformano la nostra conoscenza in un processo all'infinito; il cosmo ci dischiude l'infinitamente grande e perciò stesso inattingibile, la materia l'irragiungibile infinitamente piccolo. Il cosmo racchiude la nostra Terra, questo pulviscolo di materia in fuga nell'universo sul quale ha luogo la nostra esistenza. [...] Il cosmo, tanto grande che rispetto ad esso tutto è nulla, non è per il nostro sapere che il deserto senza vita dei giganteschi movimenti della materia. Non di meno il nostro mondo, questo stupendo e crudele mondo, pur connesso con la materia, è infinitamente più che materia e non può essere compreso come alcunché di scaturito da essa. [...] Noi diciamo con Kant: l'unità della vita, che permetterebbe di comprendere l'emergere della vita dall'inorganico, resta, qualora sussista, irraggiungibile all'infinito. Le nuove conoscenze non fanno che approfondire, con i loro stupefacenti risultati nel dominio del particolare, il mistero che si addensa quanto alla totalità".
Siamo costretti ad arrestarci sull'orlo dell'illimitato, ma per muoverci subito dopo di un moto centrifugo: il pensiero si irradia in molteplici direzioni. Le intuizioni rimbalzano, come particelle di luce proiettate in ogni dove, dopo che hanno colpito un solido. Così immaginiamo altri universi oltre a questo, una sequela di conflagrazioni cosmiche, il cosmo che pulsa col suo ritmo incessante di espansioni e contrazioni.
L'avventura del pensiero è avventura del linguaggio e viceversa, poiché il pensiero si materializza nelle parole e le parole sono pensieri dissigillati. Siamo in cammino verso il linguaggio dell'essere, come ci insegna Heidegger. L'etimologia è scienza dell'essere, dei lessemi che si sfaccettano in significati ed in cose.
Ogni ricerca è viaggio in un oceano vasto, enigmatico: non bisogna temere né le burrasche né l'ignoto, ma solo le bonacce.

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