Semina fagiolini: preparazione e semina
La semina dei fagiolini è una pratica molto semplice ma allo stesso tempo deve essere svolta seguendo qualche semplice regola che permette di raggiungere ottimi risultati. La semina si mette in atto verso l’inizio della stagione primaverile, quando cioè le temperature minime superano i 12/15 °C; in questa stagione, nel caso in cui le temperature non hanno raggiunto questi gradi, è conveniente traslare la semina al mese di maggio. Non occorre che i semi vengano coltivati in un semenzaio, si possono mettere direttamente in piena terra. Tuttavia, prima della semina è conveniente preparare il terreno in questo modo: si zappa per almeno 40 cm di profondità e si miscela la terra con dello stallatico e della sabbia, in modo tale da evitare ristagni dannosi per l’apparato radicale. La settimana successiva si procede con la semina: i semi si possono sistemare in delle buche o in solchi; la buca deve essere profonda almeno 3 cm circa, distante dalla successiva 3 o massimo 20 cm circa, e distanziare le file circa 40/60 cm, in modo tale da evitare che le piantine siano troppo vicine tra loro.
Semina fagiolini: crescita
Successivamente alla crescita dei fagiolini, nel momento in cui iniziano a notarsi i primi germogli, è conveniente disporre tra una piantina e l’altra dei sostegni, in modo tale da permettere una crescita verticale delle piantine. Si può optare per un sostegno a rete o a palo. Nel primo caso occorre sistemare dei paletti ai quali collegare una rete; in questo modo le piantine di fagiolini, crescendo, potranno adagiare la propria struttura sulla rete. I paletti invece, sono utilizzati per specifiche varietà di fagiolini, i quali sviluppandosi, si attorcigliano attorno al paletto, facilitando anche la raccolta dei fagiolini. Una pratica importante, da svolgere in questo momento è l’eliminazione delle piante erbacee utilizzando un comune rastrello, e attraverso la pacciamatura. In altre parole, si ricopre il terreno con della paglia per evitare la nascita di piantine dannose per i fagiolini giacché sede di muffe e funghi.
Semina fagiolini: raccolta
La semina dei fagiolini è molto conveniente e se praticata nella giusta maniera, si può sfruttare al meglio la raccolta durante la stagione estiva. Una caratteristica molto importante di questi esemplari è la possibilità di avere più raccolti, infatti, ogni quattro giorni è possibile raccogliere altri frutti. È conveniente staccarli dalla pianta quando sono ancora teneri in modo tale da non avere dei fagiolini troppo grossi e più buoni. Possono essere rimossi a mano o, staccando direttamente i rametti usando delle forbici ben disinfettate, in modo tale da evitare contaminazioni ad opera di parassiti. Successivamente alla raccolta, i fagiolini possono essere messi per alcuni giorni in frigo. Se si vogliono conservare più a lungo, si possono far bollire per circa tre minuti in acqua bollente e poi surgelati o, in alternativa, possono essere messi a seccare ed essere utilizzati per la semina dell’anno seguente.
Semina fagiolini: malattie
La semina dei fagiolini non preclude solo le azioni di semina, coltivazione e raccolta, bisogna fare attenzione anche all’insorgenza di malattie e alla proliferazione di parassiti che danneggiano sia le foglie e sia i fagiolini stessi. In primo luogo occorre dosare le annaffiature: una troppa irrigazione causa ristagni radicali, un’annaffiatura scarsa porta allo sviluppo di frutti troppo piccoli. Tra i principali parassiti che possono annidarsi nella pianta dei fagiolini ci sono gli afidi e alcune specie di funghi. Essi vengono debellati mediante l’uso di insetticidi e fungicidi specifici. La loro presenza si nota dal disseccamento del fogliame e dal formarsi di macchie marroni. È conveniente agire repentinamente per evitare che l’infestazione si estenda agli altri prodotti messi a coltura, e allo stesso tempo che le piantine di fagiolini muoiano.