I piselli appartengono alla famiglia delle "papilionaceae", anche se le loro origini sono piuttosto incerte in quanto secondo alcuni studiosi derivano da una pianta che era utilizzata per il bestiame. Il pisello classico della specie "pisum sativum" si divide in numerose varietà, alcune di queste destinate a finire sulle nostre tavole. I piselli infatti, una volta sgranati, sono ottimi sia freschi che secchi e insaporiscono le minestre. Le piante dei piselli possono essere rampicanti e possono raggiungere anche i 170 centimetri di altezza, quelle nane invece sono piccoli fusti erbacei tipo viticci e con foglioline molto tenere. I fiori si presentano in varie colorazioni dal bianco al violetto e presentano delle sfumature cromatiche molto suggestive. I frutti della pianta sono dei baccelli in cui si trovano i piselli.
La semina dei piselli negli orti italiani avviene in periodi differenti. Al nord generalmente si preferiscono i mesi da febbraio a giugno, mentre al sud si provvede nei mesi di ottobre e novembre. Questa differenza è dovuta al clima che al sud è molto più dolce durante l'inverno e consente alle piantine di svilupparsi senza correre il rischio di essere colpite dalle gelate. Vi sono alcune varietà di piselli molto precoci la cui semina avviene esclusivamente in estate. Il terreno ideale deve essere di tipo misto e concimato con fosforo e potassio. Secondo alcuni coltivatori però è meglio che sia neutro e poco acido per ottenere un buon prodotto. Circa un mese dopo la semina spuntano i primi germogli. Da quel momento le innaffiature devono essere frequenti ed effettuate nelle ore meno calde. Inoltre non si devono creare dei ristagni che possono far marcire le piante.
I fusti dei piselli sono di tipo rampicante, quindi quando le piantine iniziano a raggiungere un'altezza di circa 10 centimetri è necessario posizionare dei tutori verticali in legno e collegarli con un filo di nylon. Il terreno deve essere sarchiato in maniera molto frequente e, possibilmente, non insieme alle operazioni di innaffiatura. Se si sceglie di anticipare il periodo della semina occorre coltivare le piantine in vasi di torba dal diametro massimo di 7-8 centimetri. In ogni vasetto si possono porre circa 4 semini. Per questo tipo di coltivazione occorre molta luce e una temperatura costante di 16 gradi. Quando le piante si saranno sviluppate devono essere trasferite nel terreno o nelle aiuole ad una distanza di almeno 50 centimetri. Questa pianta non si presta facilmente a coltivazioni di tipo biologico perché ha bisogno di essere nutrita con fertilizzanti chimici una volta a settimana.
I piselli hanno un bassissimo contenuto di grassi, per questo motivo sono spesso impiegati in regimi alimentari ipocalorici. E' molto ricco di sali minerali e quindi chi soffre di patologie renali dovrebbe limitarne o evitarne il consumo. I piselli spesso vengono considerati un contorno, ma sono un alimento completo grazie ai suoi componenti essenziali per l'organismo tra cui la vitamina A, la vitamina C, magnesio, fosforo, calcio e cloro. Questi prodotti conservano il loro potere nutrizionale anche se vengono surgelati. I piselli vengono considerati dei frutti portafortuna e simboleggiano la felicità. In tempi non molto antichi, i fiori adornavano il bouquet delle spose. Oggi è possibile trovarli ad un prezzo medio, ma in Francia erano il cibo dei nobili e venivano venduti ad un prezzo elevatissimo.