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Seminare per raccogliere

Da Chiarap_79
Novembre, è il tempo della raccolta.
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In Umbria, a casa dei miei, abbiamo una cinquantina di piante d'ulivo. Giusto il necessario per produrre per un anno olio buono e genuino per tutta la famiglia. Ed è proprio con (quasi) tutta la famiglia che ci siamo riuniti per questo evento lo scorso week-end.
Raccogliere le olive. Chiunque l'abbia fatto almeno una volta in vita sua sa che si tratta di un'attività dura e faticosa.
Non funziona alcun tipo di rastrello (almeno non per le nostre olive). Non sono previsti mezzi tecnologici. Esistono solo mani indolenzite e braccia pesanti protese verso il cielo.
Seminare per raccogliereSeminare per raccogliere
Il naso e la punta delle orecchie un pò infreddoliti ed il tepore dei raggi del sole di un tiepido Novembre a scaldare come una coperta di lana le spalle e la schiena.
Seminare per raccogliereSeminare per raccogliere
 Esistono sali e scendi dalle scale. Piedi ciondolanti dai rami degli alberi. Esistono reti bucate, non rattoppate in tempo. Gettate sotto le fronde e ritirate come quelle dei pescatori.
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Esistono muscoli tesi, impegno e costanza. Esistono sorrisi e scherzi. Risate e giochi.
Esiste collaborazione e voglia di fare. Il piacere di lavorare tutti insieme!
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Ed è nel ripetersi di gesti sempre uguali che quella del raccogliere le olive diventa un'attività zen. Una di  quelle attività che fanno svincolare la mente dal corpo per cui ad un certo punto, come per magia, si smette di pensare. Si rimane così sospesi nell'aria. Leggeri. Si resta semplicemente soli con le proprie mani. Che sanno come fare. E fanno senza sapere come.
Seminare per raccogliere
Raccogliere.
Ma cosa si può mai raccogliere senza prima seminare?
Forse senza quei semi, senza quell'acqua, senza le cure e le attenzioni offerte, i nostri ulivi ci avrebbero ugualmente offerto gli stessi frutti?
Seminare per raccogliere
La natura insegna alla vita.
Ed io ne sono convinta e me ne convinco giorno dopo giorno sempre di più. Nella vita bisogna seminare!
Voglio imparare dove manco, voglio rafforzare dove riesco.
Voglio gettare semi al vento. Innaffiare la mia esistenza di gesti d'amore. Voglio fare meno conti e seguire più il cuore. Sorridere di più. Non dispensare mai abbracci e buoni pensieri. Offrire la mia spalla, non negare la mia mano.
E queste parole mi hanno aiutato a convincermi che forse sono sulla giusta strada... forse non ancora nei fatti ma almeno nel pensiero...
"Se mettete un secchio sotto una grondaia, potete aspettarvi che

si riempia d’acqua non appena pioverà; ma se non mettete nessunsecchio, non aspettatevi che questo si riempia! Se mettete unseme in terra, c’è speranza di veder crescere una pianta, ma senon seminate nulla, non attendetevi nulla.Direte: «Ma tutto ciò è infantile: queste cose le sappiamo!» Nesiete sicuri? Voi non aprite il vostro cuore all’acqua che scendedalla Sorgente divina, eppure vi aspettate che esso sia riempito.Non seminate pensieri e sentimenti d’amore e di generosità, e viaspettate di vivere nella pace e nella gioia. Vi chiederete: «Macome seminare pensieri e sentimenti?» Un esempio: quando doveteprendere un oggetto per darlo a qualcuno, mettete forse la vostraattenzione, la vostra coscienza in quel gesto?... No, lo fatemeccanicamente. Ebbene, d’ora in poi, siate attenti a donarequalcos’altro oltre all’oggetto in sé: aggiungete un pensierobuono, un sentimento buono, un buon augurio per quella persona."

Omraam Mikhaël Aïvanhov
Ed ora io vi chiedo un pensiero buono, un sentimento buono, un buon augurio per una persona che in questo momento ho particolarmente nel cuore. Una preghiera in ginocchio. Vi prego, pregate con me! Pregate con me!

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