Magazine Cultura

Sempre di domenica #21

Creato il 02 febbraio 2014 da Frufru @frufru_90
In questa ultima settimana non ho frequentato molto né il mio né i vostri blog. 
Da domani però ritorna tutto alla normalità, nel frattempo mi scuso per aver semplicemente programmato post già scritti in precedenza, senza nemmeno rispondere ai commenti. 
Buona domenica!
Sempre di domenica #21
1- Attraction by the Shadow Theatre Group. Una commovente storia d'amore raccontata con le ombre cinesi. Ringrazio Maris per avermi fatto scoprire questo video.
2- Manoscritti famosi Dal Mille e una notte al Piccolo principe, pagine di opere celebri come le hanno scritte gli autori. Mi ha colpito il modo in cui questa raccolta di "manoscritti famosi" è stata introdotta: Tra le molte cose che sono cambiate con la diffusione dei computer, ci sono sicuramente anche i modi della produzione e della fruizione della scrittura. Ogni tanto succede di dover scrivere qualche cosa a mano: a chi è uscito dalla scuola da un po’ di anni e non ha bisogno di usare la penna e la carta per lavoro, sarà capitato – ai redattori del Post è successo – di provare una sensazione di leggero disagio, una difficoltà che non si credeva di avere quando si comincia a scrivere a mano.
Farò in modo, giuro e stragiuro, di non avere mai questo tipo di disagio. 
3- Se le principesse Disney avessero Instagram.Per la serie, ancora, del Non-ho-Instagram-ma-quanto-mi-piacciono-queste-ipotesi-assurde! Sempre a proposito della Disney, vi rimando anche a un link (clic) in cui potrete ammirare come diventano i personaggi maschili dopo essere passati dal barbiere.
4- La faccia del soldato: prima, durante e dopo la guerra. Forse è banale dirlo, ma queste foto mi hanno lasciata un po' scioccata. La differenza tra il prima e il dopo, in un lasso di tempo limitatamente breve, è davvero impressionante. Durante il suo periodo di inviato a Kabul, il fotografo Lalage Snow ha avviato un progetto intitolato "We Are The Not Dead" (Noi siamo i Non Morti): i ritratti di alcuni soldati inglesi prima, durante e dopo il loro impiego in Afghanistan. La giustapposizione di tre pannelli permette di osservare i cambiamenti fisici di questi giovani in tempo di guerra [via lalagesnow.photoshelter.com].

5- La Shoah disegnata da una dodicenne La dodicenne è Helga Weissová, sopravvissuta all'Olocausto. A 12 anni fu deportata ad Aushwitz e a Mauthausen, dove iniziò a disegnare quello che vedeva. Solo a 84 anni ha reso pubblici quei disegni. Senza cambiare argomento, segnalo anche il link dell'intervista di Enzo Biagi a Primo Levi, andata in onda nel 1982.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :