Sempre e per sempre….

Da Laragazzacoltacco12rotto @Laragazzacoltacco12r

Cosa dire di chi mi ha insegnato il significato della parola amicizia? Cosa dire di chi ha sfatato qualsiasi dubbio sul fatto che uomo e donna non possano essere amici? Cosa dire del fatto che quando succedono cose così non sai se è più il dolore o il senso di smarrimento?

Il mio saluto come “ragazzacoltacco12″ è dovuto perchè sei sempre stato uno dei pochi che ha creduto in me, eri quello che quando leggeva un post che gli piaceva particolarmente mi chiamava a qualsiasi ora del giorno e della notte per dirmi “Sei troppo brava, devi scrivere, voglio essere il tuo agente.” e ora che non ci sei più il vuoto è incolmabile, sia per me, che per il mio alter ego.

Settimana scorsa avevo avuto dei dubbi sul mio essere atea, ero addirittura entrata in una chiesa. Ora sono certa che non può esistere nessun dio (e lo scrivo volutamente con la lettera piccola), nessun essere superiore può decidere che di togliermi e toglierci una persona come te nella vita. Ascoltavo il prete, l’omelia, lì che diceva le cose che avrebbe detto di chiunque…era un bravo ragazzo, non cercate i vivi tra i morti, anche il figlio di dio è morto…avevo solo voglia di urlargli che non capiva un cazzo, che stava parlando del mio amico non di una persona qualsiasi, che non me ne fregava un cazzo che fosse morto Gesù duemila anni fa….non gli rendeva giustizia…

Gianluca era un testa di cazzo, non arrivava mai puntuale ad un appuntamento e si giustificava con scuse degne di “il cane mi ha mangiato i compiti”, quando lavoravo con lui non sapevo mai se sarei stata alla cassa o al bar, se sarei stata fuori o dentro il locale, se sarei stata messicana o brasiliana….si dimenticava le cose, non sapeva dire di no a nessuno. 

Era il mio amico. Era quello che se mi sentiva triste al telefono era sotto casa mia a trascinarmi fuori, era quello che mi chiamava venti volte al giorno per dirmi qualsiasi cazzata, era quello che la domenica mi chiamava per raccontarmi dei danni del sabato sera, era quello che c’era sempre per me, era il depositario di tutti i miei segreti, il primo che chiamavo quando facevo una cazzata perchè non mi avrebbe mai giudicata ma avrebbe riso e mi avrebbe dato della deficiente, era quello che non aveva orari e ti chiamava alle 2 di notte chiedendoti se ti aveva disturbato.

Gianluca era questo. Gianluca era quello che mi ha accompagnata a vedere il concerto di Cremonini e poi era più esaltato di me, era quello che facendo un after e discutendo su se fosse più sensibile Max Pezzali o Cesare Cremonini abbiamo buttato un bicchiere di vino sul mio computer rompendolo, era la persona che all’uscita dalla discoteca dove lavoravamo alle 6 del mattino per farmi felice ha fatto un pupazzo di neve, era quello che quando ero nervosa mi abbracciava per stuzzicare il mio rifiuto dei contatti fisici. 

Gianluca era questo, era la persona con cui non dovevo mai avere un velo o un filtro, che mi voleva bene per quella che sono, che credeva in me più di quanto facessi io, che sapeva che io non sono moderata, non sono calma, sono impulsiva, rispondo male, e a lui andava bene così. Gianluca era quello che mi ha visto triste e mi ha regalato un biglietto per le Canarie, Gianluca era l’unico polentone ad aver letto questo blog ridendo e dicendo cazzo è vero, ma sai che ho paura di andare a Napoli perchè sicuro mi fregano! Gianluca era quello che non mi capiva se parlavo in dialetto e che mi traduceva le canzoni di Mingardi. 

Gianluca era l’unico che sorrideva sempre, Gianluca era quello che comprava le giacche troppo grandi, perchè i vestiti sono lo specchio dell’anima. Gianluca era quello che avrebbe riso al sapere che stava donando il fegato e mi avrebbe detto “Hai visto? Nonostante quello che abbiam bevuto stiamo da dio!”

Gianluca era questo, mio caro prete, nessun sacrificio del cazzo che la vita ci chiede, non si può chiedere un sacrificio così grande a nessuno, non me la bevo io la storia delle persone buone che il signore vuole vicino, io ce l’avevo vicino e nessuno, neanche dio, aveva il diritto di portarmelo via. 

Mi dispiace ma io alla vostra assurda religione non credo, credo in quello in cui credeva Gianluca, sono convinta che si reincarnerà e troverà il modo di tornare vicino a me e agli altri amici che gli vorranno bene per sempre. 

Nel frattempo sorriderò, vivrò sempre in quinta, come faceva lui, per poter cantare insieme “Nessun rimpianto, nessun rimorso” perchè è il più grande insegnamento che mi ha dato e che mi porterò sempre dentro…vivere senza rimpianti, provarle tutte, non arrendersi, arrivare alla fine delle cose dicendo, ok è finita ma io ho fatto di tutto perchè non finisse. 

Così, come la vita.

Grazie Gianlu. Grazie a Gianluca tre persone vivono ancora. Ma soprattutto grazie a Gianluca alcune persone vivono più intensamente. 



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