Le cose che mi piacciono di Natale sono sempre più o meno le stesse:
Mi piace l’eccitazione del 23 che si sente forte già dalla mattina in stazione. Sul treno la gente parla di quello che farà alla vigilia e a natale “il 24 tutti da noi il 25 dai miei suoceri”. Al ritorno la gente ha i pandoro bauli in mano, qualcuno più fortunato anche una bottiglia, qualcuno ha le guance rosse per i brindisi nel corridoio dell’ufficio. Nelle mail saluto dando gli auguri di buon natale, usciamo qualche minuto prima e ci salutiamo con i baci.
Mi piace la vigilia, iniziare a bere a mezzogiorno ma non per forza doversi ubriacare tanto siamo adulti e nessun papà ci chiamerà per nome per intero quando ci verseremo l’ennesimo bicchiere di vino tra gli scampi e la frittura.
Mi piace la noia tipica dell’attesa, tipica dei pranzi infiniti, tipica delle famiglie che si riuniscono che pare sempre non ci sia mai il tempo per fare tutto e poi di tempo ce n’è pure troppo.
Mi piace alienarmi di tanto in tanto col telefono a scrivere e leggere della stessa noia e della stessa gioia.
Mi piace che è sempre mio fratello a distribuire i regali dell’albero, sempre l’altro fratello a costruire i giochi, sempre io delusa quando arriva la busta dei soldi, nonostante sia sempre una mia richiesta.
Mi piace vestirmi bene anche solo per stare a tavola.
Mi piace quando al telefono le amiche di mia madre mi scambiano per lei e si fermano comunque un minuto per chiedermi come sto e che faccio.
Mi piace mangiare, mi piace un sacco mangiare.
Mi piace immaginare se le persone per strada abbiano addosso almeno un regalo di natale.
Mi piace quando scendi a fumare una sigaretta e le tende sono scostate, le luci tutte accese e si vedono le persone nei salotti delle case.
Archiviato in:Parole