In controtendenza rispetto all'importanza che assumono oggigiorno le previsioni, la durata delle rubriche meteo è drasticamente calata: dai 3 o 4 minuti di venti anni fa si è passati a circa un minuto (a volte anche meno). Questo porta il previsore a sintetizzare al massimo l'informazione, trascurando magari dettagli importanti a scala locale; non vengono mostrate quasi più le carte del tempo, dei fronti, e lo spettatore assume una posizione sempre più passiva, venendo a mancare anche quel pò di didattica che le rubriche in passato avevano con sè (chi ricorda le previsioni del grande Bernacca sa di che cosa sto parlando). Ma la cosa più importante, riprendendo il titolo del post, è la sempre maggior presenza in video delle cosiddette meteorine, a discapito dei meteorologi professionisti, relegati oramai a ruoli dietro le quinte. Stiamo subendo, secondo me, una sorta di "americanizzazione" delle previsioni, con una distinzione sempre più netta tra chi elabora la previsione e chi è deputato ad andare di fronte alla telecamera per annunciarla. Che guarda caso è sempre la gnoccolona di turno. Ora, io non ho niente contro le belle ragazze, ci mancherebbe, ma visto che oramai compaiono in ogni angolo di televisione c'era proprio bisogno di loro anche nel meteo? Certo, si potrebbe obiettare che la previsione, letta dalla miss o letta dal meteorologo, sia sempre la stessa, ma che dire del valore aggiunto che solo un esperto può dare? La meteorologia è prima di tutto passione, la quale poi trasuda nella spiegazione del meterologo, e che non riduce il tutto alla lettura tipo "lista della spesa" che sembrano fare alcune di queste signorine.Dal momento che l'apparenza oramai conta più dell'essenza, anche la meteorologia si è dovuta piegare a questa logica, e rattristisco nel pensare che qualcuno possa seguire una determinata rubrica meteo non tanto per i contenuti, quanto per la generosità del decolletè. Tanto vale, a questo punto, disegnare anche i simboli meteo con gli occhi e la bocca, farle annunciare da Topolino, e facciamo contenti anche tutti i bambini.
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Prendo spunto dall'allontanamento del colonnello Mario Giuliacci dal video, per fare qualche considerazione sullo stato della meteorologia nella televisione italiana: come tutte le cose, anche le rubriche meteo hanno subito un grosso cambiamento nel corso degli anni, ma quello che dispiace è che queste trasformazioni seguono solo la logica del profitto.