Mi addentro in un campo a me sconosciuto, comunque ci provo e dico la mia…se poi sbaglio correggetemi.
Reato di sfruttamento della prostituzione.
Adesso, sfruttare qualcuno significa ottenere profitti illeciti dall’attività di qualcuno. Ora, con tutta l’immaginazione possibile, non ce lo vedo mister B., con tutti i soldi che ha, a trarre profitti illeciti dall’esercizio di talune “signorine” che, tra l’altro consenzienti, venivano invece profumatamente pagate (per inciso: ognuno è libero di comportarsi come crede, se maggiorenne e consenziente, non sono certo qui a fare lezioni di morale!).
L’unica cosa su cui si potrebbe obiettare è la minore età di Ruby, e mi viene in mente il caso Ribery di cui avevo già scritto. L’avete vista? Sembrava davvero una minorenne sprovveduta? Lei stessa poi ha affermato che non c’era stato nulla, e quindi verrà citata come teste sia dall’accusa che dalla difesa.
Non so gli altri, ma se qualcuno mi si presenta in casa in compagnia di amici o conoscenti che frequento abitualmente, non gli faccio il terzo grado, non gli chiedo la carta d’identità. Se mi dice di chiamarsi Caio o Sempronio, così lo chiamo. Se mi dice di essere maggiorenne, gli offrirò pure bevande alcoliche (niente bungabunga da me).
Però non c’è solo Ruby. Ci sono anche le altre ragazze che sui vari siti e blog apparivano in vesti e pose provocanti ed ora giocano (probabilmente instradate abilmente dagli avvocati) a fare le santarelline. Una addirittuta con camicette abbottonatissime, occhiali da vista stile educanda, le mancano solo le treccine da bimba delle elementari.
Cito la buonanima di Totò…”Ma mi faccia il piacere!” a chi la vogliono dare a bere? Sono solo in cerca di notorietà e di un bel pacco di grana da estorcere (a proposito, anche l’estorsione è un reato).
Forse, e dico “forse”, si potrebbe ipotizzare il reato di favoreggiamento della prostituzione nei confronti di chi portò le signorine ad Arcore…forse.