Leone X, al secolo Giovanni (di Lorenzo) de’ Medici, fu il duecentodiciassettesimo Re del Vaticano, altrimenti detto Papa. Da vero Medici nacque a Firenze nel 1475 e da vero Papa mori’ a Roma nel 1521. Giovanni divenne Re del Vaticano a trentasette anni – un ragazzino – e si scelse un nome adatto alla sua indole, Leone appunto. Leone amava godersi la vita e circondarsi di cose belle. Fu lui il principale mecenate di Leonardo da Vinci a Roma e l’organizzatore di feste mai viste prima. La sera usava offrire banchetti luculliani ai suoi ospiti internazionali. Lui sedeva al capo di una tavola lunghissima, gli ospiti ai lati. Le libidini di tutti erano soddisfatte dall’arte culinaria dei cuochi, da fiumi di vino rosso e da decine di adolescenti seminudi che trascorrevano gran parte della serata sotto la tavola.
Bei tempi... leggo invece oggi su Giornalettismo:
Homer Simpson non e’ cattolico: un prete smentisce l’Osservatore RomanoE quelle teste fine vaticane, del “mitico!” di Homer si fanno pure vanto:
Ad affermare con decisione che lo sia ci aveva pensato l’Osservatore Romano il 17 ottobre, pubblicando un articolo dal titolo “Homer e Bart sono cattolici“ (fallocentrici come sempre gli amici dell’Osservatore Romano, ndr), a firma di Luca Possati (...) che riprendeva quello di Francesco Occhetta sulla rivista La Civiltà Cattolica.
A dare il là all’articolo di Occhetta era stato l’episodio dei Simpson, Padre, figlio e Spirito Pratico, in cui il protagonista (Homer, ndr) si lasciava andare alla battuta, “il cattolicesimo è mitico!“.
“I Simpson sono tra i pochi programmi televisivi per bambini nei quali la fede cristiana, la religione e le domande su Dio sono temi ricorrenti“ (...) Occhetta, amante dei Simpson, dice di ritenere la serie eccezionale nella serietà con cui tratta il cristianesimo e altre fedi. “C’è l’idea che la fede unisce i Simpson“, ha detto Occhetta, che sta anche scrivendo una tesi di dottorato in teologia morale presso l’Università del Vaticano. (...)
“Io guardo i Simpson e mi aiutano a comprendere il presente“, ha concluso.Occhetta non ha capito la battuta. Poveraccio, non capisce nemmeno le battute dei cartoni animati e vuol fare il dottorato niente popo’ di meno che in teologia morale...
Roba da matti.
Ridateci un Leone X, perdio!