Mai. Non era mai accaduto prima nella storia della Repubblica. Eppure, questa mattina, il Senato ha dovuto interrompere il suoi lavori. Causa: assenza del Presidente di turno. E la giornata di oggi si delineava come importante, per un dibattito delicato come la violenza sulle donne. E invece la seduta è stata dichiaratasospesa.
Dopo il turno occupato dalla senatrice Emma Bonino, oggi era compito del senatore Antonio Nania; ma un ritardo lo ha bloccatofuori dall’aula. Niente da fare nemmeno per la vicepresidente Rosi Mauro, che ha abbandonato la presidenza della seduta per prendere un aereo in partenza da Fiumicino. Solo dopo più di 30 minuti la situazione è tornata alla normalità. Il presidente del Senato, Renato Schifani , è arrivato per sostituire “gli inadempienti” e portare avanti i lavori della seduta.
LE PROTESTE- Subito sono fioccate le proteste, capitanate dal capogruppo Pd al Senato, Angela Finocchiaro. “È inaccettabile - ha detto Finocchiaro - che i lavori di un'aula si fermano perché chi deve presiedere i lavori lascia il suo posto perché ritiene un impegno, pubblico o privato che sia, più importante del presiedere l'aula. Sarebbe inaccettabile - ha aggiunto - in un paesino di campagna, ma questo è addirittura il parlamento della Repubblica!”.
ACCERTAMENTI-Pronta è giunta la risposta di Schifani. “Assumerò doverosamente l'impegno di acquisire tutti i dati necessari una corretta informazione su quanto accaduto - ha detto - ma voglio dire che in ogni caso un fatto è certo: l'interruzione dei lavori di una aula parlamentare, per l'assenza di chi la deve presiedere, è un fatto increscioso. Faro un'istruttoria e poi riferirò all'aula e ai capigruppo”. Di certo, questo, non sarà un giorno da ricordare per il parlamento italiano. E nemmeno per i suoi cittadini, sconvolti quotidianamente da scandali politici. Fiorito docet.
Raffaele Nappi