È di prossima pubblicazione da parte del-la Banca Mondiale un progetto che prevede lo sviluppo del settore dell’energia elettrica in Senegal. Il programma, denominato Electricity Sector Support Pro- ject (ESSP), dovrebbe essere approvato entro breve e prevede l’esborso di 80 milioni di dollari attraverso un prestito con maturità di 40 anni (incluso periodo di grazia di 10 anni) in favore della Societè Nationale d’Electricitè du Senegal (SENEC) che gestisce la rete elettrica del Paese.
Gli obiettivi del piano sono il potenzia- mento e il miglioramento delle reti elettriche di distribuzione nell’area di Greater Dakar e sarà effettuato in stretta collaborazione tra la SENEC e i partner del settore privato. Nel Paese, che soffre di una carenza strutturale di energia, accanto a SENEC, che dispone di una capacità installata di 478 Megawatt basata su una serie di impianti alimentati a diesel e gas, operano due produttori indipendenti di energia: General Electric/GTI e Kou- noune Power, una joint venture tra IFC, Mitsubishi e Matelec, affiliata al gruppo libanese Doumet. Le società gestiscono due impianti rispettivamente di 56 e 67 Megawatt. SENEC riceve anche 66 Me- gawatt dalla diga di Manantali nel Mali (che ha una potenza complessiva di 200Megawatt).
Nel Paese sono in atto diversi progetti per lo sfruttamento di biocarburanti ed è stato avviato un impianto sperimentale per la produzione di etanolo dalla canna da zucchero. Infine la svedese Nycomb Syenrgetics ha allo studio una centrale a carbone da 125 Megawatt.
Articolo tratto da: Notiziario Economico Farnesina - Sole 24 Ore