Segnali piuttosto contrastanti ci giungono dal Senegal dove la laicità dello Stato, di matrice francese, è stata finora certezza o, almeno, tale dovrebbe essere.
Preoccupano, infatti, alcune derive possibili che possano arrivare a mettere in discussione le buone relazioni tra le differenti religioni presenti sul territorio.
E’ accaduto, alcuni giorni addietro, che subito dopo l’elogio funebre, fatto nel corso di una celebrazione dall’arcivescovo di Dakar, monsignor Théodor-Adrien Sarr, per il califfo della Tidjaniyya, di cui si lodava la sua saggezza di uomo di Dio in vita, siano avvenuti inaspettatamente dei fattacci vandalici.
E’ successo alla periferia di Dakar, nel quartiere denominato Parcelles Assainies che, in una chiesa cattolica, siano state distrutte alcune statue sacre.
E non basta in quanto, nei cimiteri cristiani di Saint Lazare de Béthanie e di Bel Air, molto tempo prima c’erano già state ripetute profanazioni di tombe.
Il preoccuparsi e lo stare ad osservare con maggiore attenzione in situazioni del genere è quasi d’obbligo così come il chiedersi seriamente che cosa sta accadendo o possa eventualmente accadere.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)