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Sensibilità che cresce: forse c'è un futuro per il nostro centro storico.

Creato il 16 maggio 2013 da Laperonza

 

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Mi piace pensare che la goccia riesca a bucare la roccia, anche se per farlo ci debba impiegare un tempo incalcolabile. Così mi piace pensare, senza falsa modestia, che finalmente stia dando qualche frutto l’impegno cominciato dal sottoscritto anni ed anni fa, così tanti che mi sembra di ricordare che qualche dinosauro ancora si aggirasse dietro le mura. Un impegno poi condiviso da tante persone, e non solo residenti nel centro storico, che si stanno tutt’ora adoperando perché la memoria storica di Montegranaro non vada perduta per incuria ed insipienza, per calcoli economici e ignoranza.

Non so se quello che leggo oggi sul Corriere Adriatico sia la solita propaganda pre-elettorale o se corrisponda ad una vera presa di coscienza da parte di chi ci amministra che è davvero ora di intervenire in maniera seria, precisa e forte per recuperare il centro storico. Spero sia vera la seconda ipotesi anche perché mi pare di vedere a livello politico, almeno nel nostro Sindaco, che la sensibilità verso il problema sta crescendo.

Questa sensibilità, soprattutto, è quello che mi conforta dopo gli anni di lavoro che sembrava buttato via, dopo le tante denunce gridate al vento, dopo il tempo libero speso per questa causa, dopo i tanti calci nel sedere e i tanti “quel matto che vuole recuperare il centro storico” sentiti alle spalle, mie e, prima di me, di mio padre. Questa sensibilità, dicevo, ora la vedo e la sento non solo e non tanto in chi governa la città ma la vedo diffondersi come un virus benefico tra i miei concittadini.

I Montegranaresi sembra abbiano preso coscienza di avere un centro storico, che questo è importante, e che attraverso la sua valorizzazione passa la sopravvivenza del concetto di Montegranaro-comunità, perché una comunità senza una casa comune non può essere definita tale. Attenzione: non sto cantando vittoria, tutt’altro. Ma mi sia consentito, una volta tanto, di esprimere un po’ di soddisfazione, che serva soltanto da sprone a proseguire nella strada che ancora è in salita, bella dritta davanti a noi, ma che ora stiamo percorrendo in tanti.

Luca Craia


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