Sentenza Berlusconi (video della sentenza), condanna a quattro anni, Grillo esulta, Berlusconi e' morto

Creato il 01 agosto 2013 da Webnewsman @lenews1

Scritto da  Matteo Medugno

Sentenza della Cassazione per il processo Mediaset in cui è imputato Silvio Berlusconi, è stata confermata la condanna. Nella condanna erano stati dati 4 anni di reclusione per Silvio Berlusconi e rinvio alla Corte d'Appello di Milano per rideterminare  l'interdizione

Letta la sentenza hanno esultato i sostenitori di Silvio Berlusconi che hanno appreso in diretta la sentenza della Corte di cassazione. In piazza del Gesù i manifestanti pro Berlusconi hanno gridato «Silvio-Silvio».

Sono stati rigettati i ricorsi di Daniele Lorenzano, Gabriella Galetto e Frank Agrama, coimputati di Silvio Berlusconi Berlusconi nel processo Mediaset. Definitiva per loro la sentenza. Per Frank Agrama, il produttore americano "socio occulto" di Berlusconi, è stato condannato a 3 anni di reclusione (condonati), per gli ex manager Daniele Lorenzano e Gabriella Galetto  3 anni e 8 mesi e ad un anno e due mesi.

L'avvocato di Frank Agrama, l'avvocato Pisano ha dichiarato: «E' una sentenza ingiusta e ingiustificabile in un paese di diritto»

La Corte di Cassazione ha deliberato:  «annulla dunque la sentenza impugnata nei confronti di Silvio Berlusconi limitatamente alla statuizione relativa alla condanna alle pena accessoria per l'interdizione temporanea per anni 5 dai pubblici uffici per violazione dell'art. 12, comma 2, decreto legislativo 10 marzo 2000 n. 74 e dispone trasmettersi gli atti ad altra sezione della corte d'appello di Milano perchè ridetermini la pena accessoria nei limiti temporali fissati dal citato articolo 12, ai sensi dell'art. 133 codice penale, valutazione non consentita alla Corte di legittimità. Rigetta nel resto il ricorso del Berlusconi nei cui confronti dichiara, ai sensi dell'articolo 624 comma 2 codice procedura penale, irrevocabili tutte le altre parti della sentenza impugnata».

Nessuno degli avvocatidello studio Coppi che hanno difeso  Silvio Berlusconi nel processo Mediaset in Cassazione hanno rilasciato dichiarazioni. Uno degli avvocati ha dichiarato: «Non dirò "a"». 

L'avvocato Dinacci, che nel processo Mediaset in Cassazione ha difeso Gabriella Galetto, e che segue la difesa di Berlusconi in altri procedimenti ha invece dichiarato: «La pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, per Silvio Berlusconi, potrebbe ridursi fino a un anno di interdizione, perchè le norme alle quali ha fatto riferimento il dispositivo del verdetto prevedono un'interdizione da un anno a un massimo di tre. La misura dunque la rideterminerà la corte di Milano».

Edmondo Bruti Liberati, Procuratore di Milano, non ha rilasciato dichiarazioni ha solo spiegato che  «la pena principale è definitiva ed è eseguibile».

Subito dopo la lettura della sentenza  sono arrivati in via del Plebiscito via del Plebiscito i due capigruppo Renato Schifani e Renato Brunetta, il coordinatore del partito Denis Verdini e il senatore pidiellino Altero Matteoli.

I Legali di Berlusconi. Nicolò Ghedini ha detto: un processo da incubo. Delusione dell'avvocato Franco Coppi che per il suo assistito aveva chiesto l'assoluzione.

Epifani ha dichiarato: "Per quanto ci riguarda, questa sentenza va non solo come e' naturale rispettata, ma va eseguita e resa applicabile".

Sandro Bondi coordinatore del Pdl sostiene: "La sentenza della Cassazione non da' serenita' al nostro Paese, che avrebbe un bisogno assoluto di stabilita' di governo e di riconciliazione nazionale". Ed ha continuato dicendo:  "Tocchera' alle forze politiche piu' responsabili e alle istituzioni piu' coscienti della gravita' della situazione,  agire per non far precipitare l'Italia in un pericoloso vicolo cieco e di mantenere aperta una prospettiva di tenuta dello Stato e della democrazia. Sono sicuro che il Presidente Silvio Berlusconi sapra', nonostante questa ulteriore e immotivata sofferenza che gli hanno inflitto, perseverare nel rappresentare le ragioni e le speranze di quegli italiani che vogliono vivere in un Paese civile, giusto e democratico".

BEPPE GRILLO DICHIARA: "BERLUSCONI E' MORTO"


Beppe Grillo esulta e gioisce per la sentenza della Cassazione sul processo Mediaset. "Berlusconi e' morto.
  Viva Berlusconi! La sua condanna e' come la caduta del Muro di Berlino nel 1989", si legge nel sul suo blog. "Il Muro divise la Germania per 28 anni. L'evasore conclamato, l'amico dei mafiosi, il piduista tessera 1816 ha inquinato, corrotto, paralizzato la politica italiana per 21 anni, dalla sua discesa in campo nel 1993 per evitare il fallimento e il carcere. Un muro d'Italia che ci ha separato dalla democrazia. Oggi questo muro, da tempo un simulacro, un'illusione ottica, tenuto in vita dagli effetti speciali dei giornali e della televisione, e' caduto"

E sull'assenza futura del leader del Pdl Grillo dice:   "Chi piangera' Berlusconi? Non i suoi che, come tutti i servi, cercheranno subito un altro padrone. E' nella loro natura. Craxi fu subito dimenticato mentre il suo tesoriere Amato divenne presidente del Consiglio (sic). Mussolini venne appeso a piazzale Loreto, ma la nomenclatura fascista entro' in massa nella democrazia cristiana. Chi e' abituato a servire, cambia velocemente. I peggiori nemici di chi cade sono i suoi ex compagni. Giuda ha fatto scuola", ha premesso. "Invece, si vestiranno a lutto i suoi finti oppositori, che hanno lucrato sulla sua figura. Se non fosse esistito il Pdl, non sarebbe nato neppure il suo doppio, il pdmenoelle", ha proseguito Grillo. "Lo piangeranno i Violante, i D'Alema, le Finocchiaro, i Bersani, i Veltroni, i Fassino che lo hanno tanto amato e a cui devono la loro fortuna"

"Per il pdmenoelle Berlusconi ha rappresentato l'assicurazione sulla vita, il malloppo elettorale. L'unico programma del pdmenoelle e' stato quello di smacchiare il giaguaro per poi divorare insieme a lui l'Italia. Il pdmenoelle e' oggi senza stampelle, senza maschera, senza rete, senza l'amico di sempre", ha continuato. "'Ah, Berlusco', ricordati degli amici' e lui, gli va riconosciuto, si e' sempre ricordato di loro. Berlusconi ha avuto l'intuizione e la capacita' di scegliersi i cosiddetti nemici, di allevarli e sostenerli. Sono stati per decenni la sua polizza sulla vita. E ora? Che ne sara' di loro? Dei vedovi di Berlusconi? Degli orfani di mille leggi vergogna votate insieme? Come potranno sopravvivere senza un falso nemico, buono da combattere solo in campagna elettorale per lucrare voti?", ha chiesto.
  "Un muro e' crollato, ma altri devono ancora cadere", ha concluso.

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