
Stesso richiamo anche per la casa italiana che insieme alla scuderia tedesca dovrà pagare i due terzi delle spese processuali.
In una dichiarazione separata l'organismo che regola la F1 ha poi aggiunto: "Il desiderio della FIA è che venga tratto un insegnamento da questo verdetto. Per evitare il ripetersi di situazioni analoghe la FIA provvederà inoltre ad aumentare i controlli sulle sessioni private di test."
Pur avendo la possibilità di appellarsi contro il verdetto emanato dalla Federazione Internazionale dell'Automobile, il team di Brackley ha deciso di accettare il giudizio del Tribunale dichiarando di non voler presentare ricorso. In una dichiarazione rilasciata dopo la pubblicazione della decisione dei giudici, un esponente della scuderia Mercedes ha detto: "Le sanzioni applicate dimostrano che il nostro team abbia agito in buona fede, non ottenendo vantaggi sleali dal test per la Pirelli e non avendo alcun motivo di credere che la FIA non avesse dato allora l'approvazione per condurre tale prova. Nell'interesse di questo sport abbiamo deciso di non ricorrere in appello."