Cos’è un blog? Mah, un blog è un blog. Un Web-log, giusto? No, non soltanto, altrimenti io non sarei qui stamattina, ma magari laggiù, a passeggiare in quel bel giardino baciato da un sole senza pari tra quelli che hanno illuminato questa stupida settimana di freddo e pioggia. Senza nemmeno pensarci se li capisco o meno, quelli che hanno un blog. Ma il blog ce l’ho, ed è mio. E posso dirlo, allora, anche cugino del Blob, figlio di un Plot, nipote di Pol Pot, amico di Charlot, e nato a Camelot. Più o meno.
La verità è che Gennaio è partito sotto strani auspici. Accadono cose che mi sembrano renderlo apripista di un anno più che particolare (queste le mie intenzioni, coscienti e non -di queste mi sto rendendo conto strada facendo- ne tirerò le somme a Dicembre, ovviamente).
Qualcosa di nuovo: una collaborazione avviata con altri amici bloggers. Qualcosa di vecchio: la danza, in una forma molto particolare, che i più giudicano al limite dell’osceno (e la cosa mi diverte molto!). Qualcosa di cercato e inseguito a lungo, che si è lasciato raggiungere docilmente, senza preavviso. Qualcosa di ritrovato: era lì, se ne stava dentro di me da tempo, ci avrei giurato, e poi “hoplà” ha bussato alle mie spalle, …ed è di nuovo una persona vera. Qualcosa di incompiuto: un’alba che stenta a sollevarsi dall’orizzonte, ma intanto già non è più buio pesto.
In questo svelarsi di risultati attesi o meno, al darmi-da-fare che ne consegue, e che non mi fa sentire troppo il tempo che scorre, i miei iCalamari sono rimasti per la prima volta fermi alcuni giorni. Traboccano giorno per giorno di sempre nuovo inchiostro, ma senza parole per esprimerene il significato. Ci sto lavorando, solo un po’ di pazienza.