Magazine Diario personale

Senza rete

Creato il 11 marzo 2011 da Manuelapeace

internet1Sdraiata sul divano, con un paio di gatte sulla pancia, due bassotti sui piedi e un grosso setter ronfante a farle da cuscino, si è commossa guardando un film in tv.

Ha tagliuzzato ortaggi  in pezzetti piccoli, dopo aver soffritto cipolla e peperoncino, cuocendoli  in un panciuto tegame di coccio, mischiando poi il tutto in una colorata insalatiera di cous cous precotto e aggiungendo profumatissime spezie tunisine.

Ha sistemato gli armadi dei figli, riappendendo jeans arrotolati e camice sgualcite, riponendo magliette, pigiami e mutande, ha appaiato calzini ed ha ritrovato in fondo all’armadio, nell’ordine, una calza della befana con ancora qualche dolcetto in fondo al tallone, un portacellulare ormai in disuso, la cinta firmata che sembrava essere sparita da tempo, due body da danza sformati e ingrigiti, una coppia di parastinchi e un paradenti, un pallone ovale da rugby, un paio di guanti di pelle e un solo guanto di lana nera senza dita, la boccetta di un profumo vuota, la ricevuta di un biglietto aereo per Pechino, un opuscolo scritto in cinese, una borsa firmata dalla tracolla spezzata e due zucchetti di lana appallottolati.

Ha letto “Il giorno prima della felicità” di Erri de Luca.

Ha tolto due cestini di foglie secche dai gerani del terrazzo e ha visto tre film al cinema.

Tutto sommato sei giorni, ma soprattutto sei sere,  senza telefono né internet non sono poi così male.  

  

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