foto di Daniela Sala © 2009
Nel caldo ottuso di una stazione
fatta di riflessi da Mar Morto
e cigni sudati tutt’intorno al rame, attirati:
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un vecchio ebete veste come un coreano
e divide con alcuni tristi piccioni
le briciole di una free press
che puzza di agnello.
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Due neri giocano a biliardo
con i culi delle bianche,
strizzando l’occhio ai fidanzati in viaggio.
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Truppe cammellate
distribuiscono malinconia calda a fiotti
in ruscelli che muoiono
negli occhi dei vinti.
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E noi stiamo fermi,
le dita dentro il naso di Dio,
a rovistare caccole radioattive.