René Magritte, "La voix du sang" (1961)
Come i pesci che non smettono
di essere pinne circondate da uomini
proverò a essere acqua:
liquido che scorre sui marciapiedi sporchi
anche di lunedì sera
mi trasformerò, ti trasformerò:
di amore è fatto il mio vomito
pezzi di sole
cresciuti nell’ombra,
come un dolce schiaffo
al cielo.