(retronaut.com)
Non si cancella l’odore della morte, annuso angoli
del mondo e spigoli, riconosco ammonio e rose
confitte nel chemiorecettore
- dottore, quanto manca alla fine?
Spine
nei polmoni e lana di vetro, respiro del reparto oncologico
e altri cloroderivati.
Ma è venuto una sera
lo squalo del paradiso
a insegnarmi conchiglie nel pavimento, echi di onde
tra la falce e il cervello:
- la morte
muta
ad ogni pregiera