I buoni Back-Link sono una parte pregnante per la SEO e per il buon ranking sui motori di ricerca. Questo è un dato di fatto, ma andiamo a sondare il ‘terreno’ del web e cerchiamo di capirne qualcosa in più prima di trarre delle conclusioni che potrebbero essere affrettate. Cerchiamo adesso di avvalorare l’assioma di partenza.
In pratica un back-link buono è quel link che giunge al tuo sito in maniera ‘pulita’ (do-follow) e da fonti autorevoli, ma perché profilato? Profilato, un back-link (o link di ritorno, fate voi), è quando proviene da un sito, blog, portale, forum, dello stesso settore di cui trattiamo nel nostro bel sito. Stiamo parlando di alimentazione e dieta? Perché ottenere un bel link da un sito, seppur autorevole e ben messo a livello di ranking, che tratta esclusivamente di pesca? O di Smartphone? Qui non c’è, mi pare, nulla d’aggiungere.
Excursus SEO 2013: Google ci ha dato parecchi segnali lo scorso anno sui mutamenti repentini del proprio algoritmo, dapprima rilanciando Penguin (2.0), poi con il grazioso quanto ‘smemorato’ Colibrì (Hummingbird), poi con il fatidico annuncio…che i social non fanno posizionamento… (!)
Dopo questi rilasci e affermazioni, la (in gergo) Linkbuilding, è ancora importante per la SEO, il posizionamento sui motori di ricerca e l’ottimizzazione? Certo, parliamo di quella Linkbuilding pseudo-naturale e poco artificiosa, quella che evita la massificazione di link e che punta invece sulla autorevolezza e sulla bontà del collegamento. Detto questo…sì, è ancora molto importante. Perché lui, Google, guarda alla fiducia dei nostri collegamenti per giudicarci. E, secondo noi, lo farà sempre e comunque (anche i social?).
Dunque, abbiamo praticamente tracciato il profilo del ‘buon back-link profilato’ per la SEO: cosa aggiungere? Un buon link proviene da siti che hanno un’elevata qualità non solo di codice (no spam), ma anche di grafica vera e propria e, magari, con grosso seguito (che sul web si traduce in link). Magari seguito da un target ben definito, rispetto al settore relativo al sito da cui proviene il link, che, come detto, è anche il nostro.
Come si ottengono? Semplice, interlacciando rapporti con i siti di settore, amministratori delle pagine sociali di nicchia, codividendo novità del settore in forum specifici etc. Insomma, sempre la stessa storia.
Schematizziamo inoltre, cosa serve per un buon back-link profilato?
- 1. Autorità del link (provenienza)
- 2. Anchor text vario e legato semanticamente al Brand
- 3. Link freschi e ‘attivi’
- 4. Link di ritorno ‘puliti’.
La via della SEO e del posizionamento su Google e sugli altri motori di ricerca passa sempre da lì. Ma, occhio sempre ai contenuti…