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Sequel letterari 2: Gli indifferenti

Creato il 27 luglio 2015 da Temperamente

Continuiamo con il nostro amabile gioco del lunedì, l’invenzione di sequel letterari. Dopo esserci divertiti con il più famoso polpettone amoroso sfornato dalle sorelle Bronte, abbiamo deciso di tornare in patria e offrirvi un proseguo di uno dei libri più amati e discussi della storia della letteratura italiana: Gli indifferenti, di Alberto Moravia, (1929).

Trama in pillole: i borghesi fratelli Carla e Michele Ardengo fanno i conti con una vita tropppo scontatamente borghese, fatta di menzogne borghesi, inciuci borghesi, finzioni borghesi, matrimoni borghesi, persino litigi borghesi. Questo è uno dei motivi per cui sono così incapaci di ribellarsi a qualsiasi cosa, per cui non riescono a provare un vero “schifo” per ciò che assistono e subiscono, per cui accettano più o meno supinamente ciò che la vita mette loro difronte, quasi fosse la vita di qualcun’altro, completamente indifferenti a ciò che accade.

L’ultima frase del libro:
…pensava che anche l’amante sarebbe venuto al ballo e pregustava una piacevole serata.

Come avrebbe potuto continuare.
Dato che tutta la loro vita è scorsa finora indifferentemente, non possiamo che immaginare un sequel tormentato e scoppiettante. Innanzitutto, al matrimonio tra Carla e il viscido Leo fa irruzione Mariagrazia, che era stata precedentemente sedata e portata in clinica per rilassarsi, scappata in tempo per rovinare le nozze entrando fragorosamente in Chiesa, ancora vestita come una paziente, urlando e sbavando come una pazza isterica, buttando nel caos tutta la cerimonia e gli invitati, e dando in pasto ai giornalisti di gossip la bizzarra e un po’ incestuosa storia del matrimonio tra la ragazza e il suo patrigno.

indifferenti
Michele, nondimeno, decide di accettare le lusinghe di Lisa, la donna più grande che lo corteggia, ma lo fa a modo suo: si reca a casa sua durante un party e la stupra nel bagno di casa, andandosene via subito dopo aver finito, lasciando Lisa in lacrime e offesa nella sua più intima dignità di donna.
Per liberarsi del cognato rompiscatole, Leo convince Lisa a denunciare il ragazzo, che però si da alla macchia e sparisce per alcuni anni in Sudamerica. Intanto Carla, estenuata dalle cure della madre sempre più svalvolata e insopportabile, prende una decisione: suicidarsi. Anzi meglio ancora: suicidare la madre. E così architetta un piano per cui la donna finisce per ingollare un mix letale di medicine e tranquillanti.
I sospetti sulla ragazza ci sono, ma in questo momento è intoccabile: è incinta. Tutti pensano che il figlio sia del legale marito, Leo; in realtà, però, Carla ha trovato l’amore con un altro uomo e porta in grembo suo figlio. Prendendo il coraggio tra le mani e i soldi del marito nella borsetta, non appena il bimbo è nato Carla raggiunge il fratello in Sud America, dove ha avviato una felice attività commerciale e i due ricominciano a vivere completando la propria vendetta a spese del borghese Leo.

 


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