Sequestrati 300 chili di tonno rosso a San Vito Lo Capo

Creato il 08 giugno 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Continuano le attività di controllo nella filiera del tonno rosso, per evitare nuovi casi di intossicazione alimentare dopo quelli accaduti a Marsala, Trapani e soprattutto a Palermo. 

Il  Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera di Trapani unitamente ai colleghi della Delegazione di Spiaggia di San Vito lo Capo,  hanno sequestrato 3 esemplari di Tonno Rosso (Thunnus thynnus) del peso complessivo di circa 3 quintali, catturati con l’attrezzo da pesca denominato “Palangaro” da unità da pesca di stanza nel Porto di San Vito lo Capo e non in possesso delle  prescritte autorizzazioni Ministeriali (le quote tonno) per tale “pesca  speciale”.


Nella fattispecie il personale militare operante nel corso di ispezione a  bordo di motobarca da pesca ha rinvenuto i suddetti esemplari di tonno rosso sul ponte di coperta occultati da teloni in pvc. Pertanto,  come previsto dalla vigente normativa comunitaria è stata elevata la  prescritta sanzione amministrativa di euro 4.000 al comandante dell’unita da pesca, il sequestro e confisca del pescato, il sequestro  dell’attrezzatura da pesca utilizzata.


Inoltre considerato che tale infrazione è considerata grave violazione  al regolamento comunitario in materia di cattura di specie soggetta a  speciale regolamentazione è stata applicata la sanzione accessoria dell’assegnazione di n. 6 punti sulla licenza di pesca e n. 6 punti al  titolo professionale del comandante. (la normativa prevede che al raggiungimento di un certo numero di punti si applichi la sospensione  dei titoli professionali ed autorizzativi fino al ritiro degli stessi) .

Il prodotto ittico è stato affidato temporaneamente in custodia a deposito autorizzato CE in attesa della definizione, previa vista  sanitaria da parte del competente Distretto Vertinario, delle procedure di pubblico incanto tendenti alla vendita all’asta del prodotto ittico. La somma ricavata dalla vendita sarà introitata nelle casse dell’Erario. L’attività rientra nell’ambito dei controlli disposti dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto a tutela delle risorse  ittiche. 


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :