Sequestrati beni per 6 milioni ai fratelli Verterano

Creato il 22 gennaio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Dopo le minacce di Totò Riina ai danni del pubblico ministero Nino Di Matteo, minacce che hanno riempito le pagine dei quotidiani nella giornata di ieri, ecco far breccia una confisca di 6 milioni di euro alla famiglia Verterano. Un risultato raggiunto congiuntamente da più organi di investigazione a livello internazionale. A guidare le indagini che hanno portato alla confisca ci sarebbero state la Direzione Investigativa Antimafia (Dia), l’Fbi americana e l’Ice del Messico. Pertanto, la stessa Dia ha fatto sapere di aver cooperato al sequestro nel torinese di beni per 6 milioni di euro ai fratelli Vincenzo e Massimo Verterano. Due esponenti affiliati alla famiglia Aquino di Marina di Gioiosa Jonica nel comprensorio di Reggio Calabria. I due fratelli, abitanti a Torino, sono stati per giunta arrestati, in quanto coinvolti in un traffico internazionale di stupefacenti: un traffico su cui aperto le indagini enti investigativi al di qua e al di là dell’Oceano. Il torinese si era dunque prestato, come territorio, per riciclare i proventi del traffico illegale. I fratelli Verterano avevano infatti aperto numerose attività commerciali con questo particolare intento. Le indagini hanno così condotto al sequestro di case e terreni.


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