Replica dei fratelli Vrenna relativo ad alcuni articoli di stampa che vorrebbero l'Fc Crotone passibile di sequestro preventivo chiesto dalla DDA
In riferimento a tutti gli articoli di stampa apparsi negli ultimi giorni, il presidente Raffaele Vrenna e l’amministratore delegato Giovanni Vrenna intendono precisare:
"Con inaudita pervicacia è in atto un'aggressione mediatica che enfatizza, unilateralmente, un ricorso che la Procura ha interposto avverso un decreto del Tribunale di Crotone che si è occupato di una richiesta avanzata dalla Procura di Catanzaro, rigettandola. Ebbene gli estensori di alcuni articoli di stampa, oltre a dare al patrimonio dei fratelli Vrenna fantasiose quantificazioni (addirittura 800 milioni!?) o ad affermare falsamente che il Presidente del Crotone sarebbe stato arrestato (circostanze queste ultime che, poiché false, saranno oggetto di valutazione in sede giudiziaria, visto che verranno perseguiti in sede civile e penale gli astiosi sprovveduti che si sono lasciati trascinare dall'impeto colpevolista che li ha travolti), continuano ad enfatizzare il ricorso della Procura e nel contempo banalizzare il doppio controllo giurisdizionale (da parte del Presidente del Tribunale -prima- e del Tribunale -dopo-) che, sulla richiesta della Procura, si è risolto in termini postivi, nel senso che è stato riconosciuto (si ribadisce) giurisdizionalmente che i fratelli Vrenna sono stati (e sono tutt'ora) vittime di angherie e vessazioni delinquenziali mafiose e non già conniventi.