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Non guardo molto spesso Annozero di Santoro, faccio sempre il confronto con i tempi di Samarcanda e ne esce piuttosto malconcio, ma tant’è, ero lì e me lo sono guardata (non tutto in effetti, ogni tanto mi appisolavo). La partenza è stata buona con il reportage da Chernobyl che ha raccontato la realtà di una tragedia le cui conseguenze si trascinano da 25 anni: immagini tremende che non avevano bisogno di nessun commento, ci si sentiva stringere il cuore, uno strazio assurdo e ingiusto, come ingiusta è la morte dei tanti bambini per cancro.
Dopo la drammaticità delle immagini da Chernobyl, ci sono state interventi a dir poco allucinanti dei pro-nuclearisti Chicco Testa e Battaglia. Fortemente incisivo Chicco Testa:
"Di qualche cosa bisogna pur morire"
E ancora:
"Anche nelle fonti rinnovabili ci sono interessi economici". E non si è mica fatto problemi a dire che lui fa una barca di soldi con il fotovoltaico, quindi è da ritenere credibile quando dice che, se in Ucraina su 4000 bambini malati di cancro alla tiroide ne sono morti solo 15, il nucleare è cosa buona e giusta. "Sapete quanti ne uccide in un anno il carbone? E l'idroelettrico?" ripeteva con l'occhietto strizzato.
Anche l’altro, il Prof. Battaglia, ha fatto la sua parte:
"Io sono stato a Chernobyl un giorno intero, mi hanno misurato e stavo benissimo". Detto da un fisico che dovrebbe sapere che il danno nucleare è cumulativo e non immediato, a meno che non ti mangi la barra di uranio, appunto, è notevole.
C’è qualcosa che mi sfugge: perché continuano a considerare esperti i negazionisti? Il negazionismo è talmente idiota che riesce a contaminare qualsiasi discorso e ad annullarlo completamente, è come fare una trasmissione sulla Shoah ed invitare a parlarne, oltre a storici e sopravvissuti, quei negazionisti che sostengono che le camere a gas di Auschwitz non sono mai esistite, uguale!!
Comunque ieri sera, a combattere i negazionisti c’erano il presidente di Greenpeace, efficace come una pistola scarica, e Ignazio Marino, che sembrava colpito dal sortilegio di una strega. Alla fine, secondo la turpe legge dello spettacolo e della peggiore televisione, tra le urla oscene dei negazionisti e gli spari a salve degli altri inutili compari, è risaltato solo il qualunquismo canzonettaro di Celentano, con gli occhialetti viola da menagramo e il video da toccarseli proprio.
Alla fine della trasmissione, il livello di informazione per gli elettori chiamati ad esprimersi con un referendum abrogativo sul ritorno al nucleare in Italia, era penosamente prossimo allo zero.
Però ad una conclusione io ci sono arrivata, anzi tre:
-per Santoro non è possibile andare in onda senza la Santanchè
-per il Prof. Battaglia e Chicco Testa dovrebbero essere emesse delle foto segnaletiche con l’accusa di nuclearofilia aggravata e continuata.
-i più bei discorsi di Annozero sono, come sempre, quelli di Vauro!!
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