Serbia, e' ufficiale: il 6 maggio si vota anche per le presidenziali

Il presidente serbo Boris Tadic

Il presidente serbo Boris Tadic ha annunciato questa mattina le sue dimissioni per consentire lo svolgimento delle elezioni presidenziali il 6 maggio, in concomitanza con quelle parlamentari e quelle locali. Tadic ha anche annunciato l'intenzione di ripresentarsi per un terzo mandato presidenziale: “Parteciperò a queste elezioni con ottimismo per via delle tendenze positive registrate nel nostro paese”. Il mandato di Tadic si sarebbe dovuto concludere alla fine dell'anno: la decisione, di cui si parlava da qualche tempo, era stata anticipata ieri dai media locali. Evidentemente il presidente, leader del Partito democratico (Ds), la principale forza al governo, in crisi di consensi a causa della crisi economica, ha deciso di puntare tutto su un unico tavolo forte anche del successo della candidatura ufficiale all'adesione all'UE. Tutto questo fa della scadenza del 6 maggio un punto di svolta cruciale per la Serbia, i Balcani occidentali ma anche per la stessa Europa.
Dal sito della radiotelevisione serba: le dichiarazioni del presidente Tadic
A seguire e controllare questa importantissima tornata elettorale ci sarà una missione dell'Osce formata da decine di parlamentari dei 56 paesi membri dell'organizzazione per verificare “che i passi sulla via della democratizzazione da parte della Serbia in questi ultimi anni si consolidino nella prospettiva della piena integrazione europea”, come ha dichiarato il deputato radicale eletto nelle liste del Pd Matteo Mecacci, nominato dalla presidenza di turno dell'Osce coordinatore della missione elettorale, in un'intervista a Radio Radicale.
Il servizio di Euronews