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SERBIA: I socialisti di Milošević tornano a guidare il paese

Creato il 04 aprile 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

di Filip Stefanović

SERBIA: I socialisti di Milošević tornano a guidare il paese

Tadić verso le elezioni: più Kosovo per tutti.

È di oggi, mercoledì 4 aprile, l’annuncio a sopresa delle dimissioni del presidente serbo Boris Tadić, a 10 mesi dalla scadenza naturale del suo mandato (febbraio 2013).  Domani, giovedì 5 aprile, Tadić recapiterà la lettera formale di dimissioni alla Presidente del Parlamento serbo, Slavica Đukić-Dejanović, che diverrà così automaticamente Presidente pro tempore della Serbia, col compito di indire le elezioni presidenziali.

Tadić ha dichiarato di aver preso tale decisione per senso di responsabilità, poiché si prospetta una campagna politica difficile e accesa per le elezioni legislative del 6 maggio prossimo, e che non vuole rallentare la strada delle riforme, distraendo anche il prossimo governo con una nuova tornata elettorale a pochi mesi di distanza, questa volta presidenziale. Il presidente uscente ha allo stesso tempo affermato che sarà nuovamente lui, alla testa del Partito Democratico (DS, Demokratska Stranka), a presentarsi alle prossime elezioni, che con tutta probabilità verranno indette per il 6 maggio, in concomitanza con quelle politiche. Anche perché, in ogni caso, il Presidente pro-tempore ha per legge l’obbligo di indire le nuove elezioni presidenziali tra i trenta e i sessanta giorni dalla data di dimissioni del capo di stato uscito.

Tadić non ha perso tempo nel riaffermare che la sua politica schizofrenica sia Europa che Kosovo sarà al centro anche della prossima campagna elettorale, poiché, come ha dichiarato egli stesso, <<la Serbia non riconoscerà l’indipendenza del Kosovo>>, e <<non sarà facile, ma non rinunceremo>>.

I giornali italiani di oggi, nonché i maggiori media occidentali, titolavano chi più chi meno “Tadić annuncia le sue dimissioni”. A noi, che del facile make-up filoeuropeo del presidente non siamo mai stati grandi estimatori, la cosa interessa poco.

SERBIA: I socialisti di Milošević tornano a guidare il paese

Slavica Đukić-Dejanović

Più interessante troviamo la notizia di chi gli succederà per il prossimo mese: Slavica Đukić-Dejanović, classe 1951, docente universitaria e direttrice dell’ospedale di Kragujevac, città da cui proviene, ha iniziato la sua carriera politica a 18 anni, come iscritta al PC jugoslavo. Passata sin dal settembre 1990 al Partito Socialista di Serbia (SPS, Socijalistička partija Srbije), a soli tre mesi dalla sua fondazione a opera di Slobodan Milošević, arrivò a sedere nel comitato esecutivo del partito ed a rivestirne la carica di vicepresidente a cavallo tra 1996 e 1997, in pieno regime e all’apice delle feroci proteste di piazza contro Milošević a fine 1996, risoltesi poi in un nulla di fatto (era l’affaire Telekom Srbija).


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