La visita di ieri in Serbia del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante la quale si sono tenuti diversi incontri con le più alte cariche dello stato, è stata occasione per dichiarazioni di fedeltà e sostegno reciproco tra due paesi che, storicamente, hanno spesso intrattenuto una politica di amicizia. Il presidente serbo, Tomislav Nikolic, ha infatti affermato che “il destino della Serbia è legato a quello della Russia”, aggiungendo che “la prosperità di Mosca costituisce una condizione imprescindibile per quella di Belgrado, confido quindi in una ancora maggiore cooperazione economica tra i nostri due paesi.”. Nonostante stia puntando a diventare un paese membro dell’Unione Europea, Belgrado non ha infatti mai messo in atto le sanzioni economiche contro Mosca, decise da Bruxelles, Washington e dai loro alleati in seguito alla crisi in Ucraina, fatto per il quale Lavrov ha ringraziato il Governo del paese balcanico, definendolo un approccio giusto alle controversie internazionali; a riguardo di questo tema, in una dichiarazione congiunta con il suo omologo, Ivica Dacic, si parla infatti di “collaborazione costruttiva con le Nazioni Unite l’Osce”, al fine di risolvere i conflitti diplomatici senza ricorrere a dannose prove di forza. Un ringraziamento particolare, questa volta di Nikolic nei confronti di Mosca, è stato rivolto alle politiche del Cremlino in sostegno di Belgrado, attuate in seguito alla secessione del Kosovo dalla Serbia, avvenuta il 17 febbraio 2008 tramite una dichiarazione di indipendenza unilaterale, riconosciuta dall’Ue ma che il Governo serbo, nonostante le pressioni di Bruxelles, si è sempre rifiutato di accettare come valida. da Notizie Geopolitiche
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Serbia. Lavrov a Belgrado. Nikolic, ‘Noi fedeli a Mosca, nostri destini legati’
Creato il 16 maggio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPossono interessarti anche questi articoli :
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