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Serbia. Vucic e Nikolic, ‘false accuse contro Dikovic; mai compiuto crimini in Kosovo’

Creato il 30 gennaio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

Dikovic_Ljubisadi Giacomo Dolzani

I principali esponenti del governo di Belgrado, primo fra tutti il premier Aleksandar Vucic, ed il presidente della Serbia, Tomislav Nikolic, hanno espresso la loro solidarietà al comandante in capo delle Forze Armate serbe Ljubisa Dikovic, accusato dall’organizzazione The Humanitarian Law Center di violazione dei diritti umani nell’ambito di alcune azioni da lui condotte durante la guerra del Kosovo.
Secondo il report [1] stilato dall’Ong belgradese, Dikovic, al comando della 37a brigata dell’esercito jugoslavo, avrebbe attaccato quattro villaggi nella Valle di Drenica, nel Kosovo centrale, uccidendo 69 abitanti di etnia albanese ed occultandone i corpi.
Queste accuse sono state duramente stigmatizzate da Nikolic, il quale ha parlato di “un tentativo da parte di alcune fazioni politiche serbe di disonorare un uomo rispettabile come Ljubisa Dikovic e con lui le stesse Forze Armate, con l’obbiettivo di destabilizzare il Paese” infatti, ha aggiunto il presidente: ”alcuni, ad una Serbia moderna e sviluppata, preferirebbero uno stato nuovamente nuovamente in preda al caos ed alla guerra”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il commento del premier Vucic, il quale ha affermato che questi attacchi “sono chiaramente parte di un piano accuratamente orchestrato da parti della società civile che puntano a distruggere ogni cosa ci sia di buono nel nostro Paese“, dicendosi sicuro però che le Forze Armate godono comunque del pieno appoggio del popolo serbo, soprattutto dopo i soccorsi prestati in seguito alle alluvioni che hanno devastato il paese pochi mesi fa.

[1] http://www.hlc-rdc.org/?p=28016&lang=de

da Notizie Geopolitiche



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