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Serena williams siede sul trono del masters femminile 2013

Creato il 27 ottobre 2013 da Postpopuli @PostPopuli

di Nicola Pucci

Guardo Serena Williams, wonder-woman di forme generose e grinta demoniaca, che trionfa al Masters femminile 2013 di Istanbul per la quarta volta in carriera e mi vien spontaneo andar di memoria alle più grandi che in era recente impugnarono la racchetta. Credo che l’accostamento sia assolutamente legittimo perchè l’afroamericana, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, ha dato lezione di tecnica tennistica ma soprattutto di coraggio nell’arco di una cinque giorni da raccontare in due puntate.

serena williams masters femminile 2013 SERENA WILLIAMS SIEDE SUL TRONO DEL MASTERS FEMMINILE 2013

Serena Williams – da www.trt.net.tr

Prima puntata. La formula a gironi dei WTA Tour Championships 2013 – si chiamano così, ma io ho nostalgia fonetica del termine Masters – inserisce Serenona nostra nel gruppo rosso con Kerber la teutonica, Radwanska che vien dalla Polonia, Kvitova ceca di passaporto. La storia si riassume con semplicità, Williams schiaccia le tre avversarie con un parziale di 6 set a 0 e prosegue il suo cammino, all’ultima sfida Kvitova vince lo spareggio con Kerber e col secondo posto accede alle semifinali.

Seconda puntata. In semifinale Williams trova sulla sua strada Jankovic, serba di Belgrado, 28 anni, un passato da ex-numero 1 del mondo non proprio meritato, che si è qualificata pur perdendo due partite su tre – pure con Sara Errani – ma è stata premiata dalla formula contestabile del torneo e da calcoli cervellotici che l’accreditavano di uno score di 32 games a 33, meglio di Azarenka ed Errani costrette a far la valigia e tornare a casa. I bookmakers non hanno dubbi, per il confronto tra Serena e Jelena: il successo della sfidante ha quota milionaria. Invece… invece Williams non è neppure parente alla lontana della giocatrice dei primi giorni, vince di un soffio il primo set 6-4, cede remissiva e statica il secondo 2-6, arranca e sbuffa al terzo con il servizio in panne e il braccio destro che non affonda. Chiude col fiatone 6-4 perchè Jankovic non è certo un cuor di leonessa, ma qualcosa scricchiola nel gioco della favorita.

In finale Williams incrocia racchetta con l’altra dominatrice del torneo, Li Na la cinese che ha fatto tris al primo turno ed in semifinale ha sbriciolato le illusioni di Kitova con un perentorio 6-4 6-2. La memoria del vostro scriba torna indietro nel tempo e ricorda che Kimiko Date, che ancora gira per il circuito!, nel 1995 fu numero 4 del mondo, exploit e record orientale che la trentunenne di Wuhan – allenata da coach Rodriguez che già guidò l’Henin dei tempi d’oro – a fine evento batterà balzando al terzo posto del ranking. Due veterane a confronto, dunque, e nuovamente Williams in campo è la copia della giocatrice in difficoltà già vista in semifinale. Perde di brutto il primo set, 2-6, alla mercè del tennis pesante di Li Na che picchia duro negli angoli scoprendo i limiti di Serena negli spostamenti laterali. Nel secondo set l’americana reagisce, allunga 3-0, si fa riacchiappare sul 3-3 ma ha il cuore grande così, ritrova come d’incanto colpi e istinto del killer per infilare una serie di 9 giochi a 0. Finisce trionfante in ginocchio e la sensazione, giuro, di elevarla al pari del ristretto novero delle leggende del passato è decisamente stuzzicante.

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