Seguiamo da tempo il percorso del giovane e talentuoso Sergei Grinko che non manca di sorprenderci ogni volta, sia per le sue affascinanti creazioni sia per la sua capacità di far diventare le sfilate dei veri e propri eventi.
Altro punto di forza nel lavoro del giovane designer russo è la presenza di riferimenti elegantemente colti: dietro ogni sua collezione, si celano infatti omaggi e citazioni a grandi artisti. La collezione autunno / inverno 2012 – 2013 era intitolata “Le mele che cadono nel cielo” e Sergei era in quel caso affascinato dalle teorie esoteriche di Vadim Zeland e dall’opera di Alexander Rodchenko, pittore, fotografo e grafico russo della prima metà del Novecento. La collezione per la primavera / estate 2013 si chiama “Solaris” ed è un omaggio al celebre ed omonimo romanzo di fantascienza scritto da Stanislaw Lem e pubblicato nel 1961. Tradotto in più di trenta lingue, il romanzo ha ispirato la realizzazione dell'omonimo film nel 1972 del regista russo Andrej Tarkovskij e nel 2002 una nuova versione del regista statunitense Steven Soderbergh.
“Solaris” è in breve la storia dell’unione indissolubile tra l’essere umano ed il suo punto di origine: la natura. Ed è proprio la natura coi suoi elementi più affascinanti, ovvero la fauna e la flora, a trovare manifestazione e spazio nella nuova collezione di Sergei attraverso stampe originalissime fatte su seta.
I colori sono delicate nuance pastello, dal lavanda al pesca, dal verde chiarissimo all’indaco, intervallati però da capi interamente bianchi o neri come la notte. Le geometrie sono quelle a cui Sergei ci ha abituati: eleganti, ben definite, con tagli precisi. I tessuti sono la seta, l’organza, il cotone doppiato e la pelle in forma di nappa leggerissima.
Affascinanti come sempre, gli accessori sono fortemente presenti e hanno un ruolo fondamentale. Ci sono spille e collane che sembrano una rivisitazione in chiave futuristica dei gioielli Art Déco e poi ci sono grandi elementi decorativi in polipropilene e metacrilato. Ci sono alte cinture che vanno a disegnare silhouette estremamente femminili.
Le calzature sono una quindicina di modelli e sono una capsule collection prodotta artigianalmente in Toscana dal noto marchio Pakerson. La collezione è infine completata da borse e pochette e da una linea di collant che riprendono i materiali ed i colori della collezione.
Dopo la spettacolare sfilata che si è tenuta nella magica atmosfera del Palazzo della Ragione, Sergei ha aperto il backstage ad amici, ammiratori e stampa. Col suo consueto sorriso ha accolto e salutato tutti.
Insieme a lui la splendida Viktoria Modesta, cantante e modella di origini lettoni, sua musa ed interprete dei suoi capi nella precedente sfilata dello scorso febbraio.
Nel backstage, oltre ad ammirare alcuni capi da vicino, abbiamo osservato affascinati il moodboard della collezione (una serie di immagini unite tra di loro come in un collage atto a mostrare in formato visivo il progetto della collezione) ed un cartello che ci ha fatto sorridere: la promessa di un bicchierino di vodka per tutte le modelle che fossero riuscite a non cadere durante la sfilata! Perché Sergei, oltre a fare una gran moda, è un ragazzo capace di sorridere di un mestiere che è creazione e gioia ed a volte anche evento inaspettato.
Ringraziamo Filippo Cocchetti e lo Studio Terenzi.
di E. Pirrè
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