Molte celebri canzoni napoletane sono tornate in voga in questi ultimi tempi sia pure attraverso esecuzioni non sempre ortodosse e talora esotiche. Questo fenomeno che sta comunque a dimostrare la validità della canzone di Napoli, non poteva non interessare Sergio Bruni che di tale canzone è l'interprete più fine e più attuale. Egli pertanto, avvalendosi delle proprie eccezionali qualità di studioso del canto napoletano, di esperto teatrale e di cantante incomparabile ha dato via nell'estate del 1962 ad un primo spettacolo d'arte denominato "Pentagramma napoletano" nel corso del quale ha ripresentato in teatro canzoni e personaggi napoletani di ogni tempo. Nello stesso spettacolo ha lanciato anche nuove canzoni quasi a testimoniare la continuità e l'inesauribilità della tradizione canora partenopea. In questo disco sono riprodotte le dieci canzoni che Bruni, in originali interpretazioni, ha riproposto al pubblico e due di quelle nuove: "Niente" e "Notte lucente".
Giulio Patrizi
dalla 'cover' del disco
Lato a)
- Michelemma' (trascrizione esposito)
- Fenesta vascia (trascrizione esposito)
- o' tiramole (trascrizione esposito)
- Te voglio bene assaglie (trascrizione esposito)
- 'o squitato (valente- lardini-ruber)
Lato b)
- Totonno 'e Quagliarella (buongiovanni-capurro)
- 'a sirena (valente-di giacomo)
- Mmiez' 'o ggrano (nardella-nicolardi)
- Napule ca se ne va (murolo-tagliaferri)
- Niente (schiano-garri)
- Notte lucente (barile-manetta-fiore)
cover (LA VOCE DEL PADRONE - QELP 8080)
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LA VOCE DEL PADRONE - QELP 8080
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