Magazine Cinema
Episodi: 10 da 58 minuti cadauno.
I resti di un cadavere vengono ritrovati sul ponte di Oresund, che collega la Danimarca alla Svezia.
Sono esattamente piazzati sul confine tra le due nazioni e successivi accertamenti stabiliscono che in realtà il cadavere è formato da due metà distinte: quella superiore appartiene a un politico svedese scomparso da poco e quella inferiore a una giovane prostituta danese scomparsa ben 13 mesi prima.
Al caso sono assegnati la detective della polizia di Malmo, Saga Noren,apparentemente affetta da un disturbo della personalità ( cit Wikipedia) e un collega della polizia di Copenaghen, Martin Rohde.
Gli omicidi vengono rivendicati attraverso un giornalista dal sedicente Terrorista della Verità che con le sue gesta eclatanti vuole porre sotto l'attenzione dell'opinione pubblica cinque grosse questioni della società odierna.
In realtà sotto c'è qualcosa di molto più personale che costringerà Saga Noren e Martin Rohde a mettere pesantemente in gioco se stessi...
Bron/ Broen è una serie tv coprodotta dalla televisione svedese e quella danese ( come testimoniato anche da titolo bilingue( Bron svedese, Broen danese) ma finanziata anche dalla ZDF tedesca e da altre compagnie di produzione europea per un costo totale di 80 milioni di euro ( 8 milioni a puntata, un budget decisamente alto per gli standard europei).
I diritti della serie sono stati acquistati negli USA e anche dalle tv francesi e inglesi che hanno giò realizzato due remakes : The Bridge , produzione americana ambientata sul confine tra Messico e Stati Uniti e The Tunnel realizzato sul confine tra Francia e Inghilterra, sotto il canale della Manica.
Già il numero di remakes realizzati la dice lunga sulla qualità di questa produzione televisiva scandinava che raccoglie in sè molti elementi tipici del thriller scandinavo ma li rielabora in modo nuovo con una declinazione a suo modo originale del concetto di frontiera , esplorato a dir la verità più al cinema che alla televisione, e soprattutto della coppia di poliziotti protagonisti delle indagini.
Saga Noren ( pronunciato da Soga a Sega a seconda della lingua d'origine del personaggio, interpretata in modo assolutamente convincente dalla bellissima Sofia Helin), ha qualcosa che non va: è adamantina nel suo modo di essere, di una sincerità imbarazzante perchè affetta da un disturbo della personalità che non le permette di socializzare con nessuno. Totalmente priva di humour come fosse un automa ( o come un hubot , tanto per riferirsi a un'altra serie svedese di grandissimo impatto, Real Humans), non è la persona più adatta a mantenere un segreto visto che dice tutto quello che sa e che pensa.
Vive in solitario, senza amici e quando ha voglia di fare sesso utilizza le sue grazie procaci per accalappiare lo stallone di turno in qualche bar del centro.
Pur non avendo nemmeno la più pallida idea di che cosa sia l'ironia o una risata, Saga è un' eccellente motore comico per le parti più leggere del serial, che sconfinano nella comicità pura grazie alla prospettiva attraverso cui viene inquadrato il suo disturbo della personalità.
Ma è una poliziotta eccezionale, un detective con un fiuto che hanno in pochi.
Martin Rohde ( nella parte recita l'esperto Kim Bodnia)è l'opposto di Saga: ha una vita incasinatissima, una moglie attuale con cui ha parecchi problemi, alcune ex compagne, vari figli fatti con diverse donne ( e con i gemelli che stanno arrivando si raggiunge la considerevole cifra di cinque marmocchi di età tra 0 e 18 anni), ha appena fatto una vasectomia eppure scopre che sua moglie Mette è appena rimasta incinta ma tradendola, ed è recidivo, si è fatto cacciare di casa.
I suoi metodi sono esattamente l'opposto di quelli usati da Saga, come sembra che siano all'opposto danesi , più pasticcioni e arruffoni, e svedesi, metodici e con una realtà sociale a prima vista meno problematica.
Essendo molto più imperfetto della collega dal punto di vista lavorativo diventa istintivamente più rassicurante e anche simpatico per la sua normalità, perchè lavora un po' come vive. Incasinando un po' tutto ma tirando fuori il meglio di sè quando necessario.
Eppure l'alchimia che si crea tra i due è l'arma vincente di questa bellissima serie, una delle più belle che abbia mai visto.
Non inganni il passo lungo delle prime due puntate, classico dello stile scandinavo, poi gli avvenimenti e i colpi di scena arrivano in gran quantità, a grappolo, non permettendo di togliere gli occhi dallo schermo neanche per un attimo.
E non si parla solo di crimine, le linee narrative seguono percorsi diversi allontanandosi dal classico alveo della crime story e confluiscono tra di loro solo dopo diverse puntate , il necessario per affezionarsi a due protagonisti che solleticano corde emotive non banali ( i sensi di colpa di Martin, l'anaffettività conclamata di Saga, specchio di una società in cui il calore umano sembra bandito).
Bron / Broen nella seconda metà svela l'arcano dell'omicidio ( anzi degli omicidi perpetrati) dimostrando anche un certo sarcasmo.
Del resto all'inizio si pensa a motivazioni inerenti i massimi sistemi e si finisce a parlare di minimi comuni denominatori, sempre ad opera di una mente superiore.
Che sembra prendersi gioco di Saga e di Martin giocando continuamente a rimpiattino con i due ed eliminando brutalmente tutti gli ostacoli che si frappongono per consumare quella che è semplicemente una feroce vendetta.
Verso chi o che cosa lo scoprirete solo vedendo questa serie.
Bron / Broen è puro piacere per gli occhi e per la mente continuamente stuzzicata da questo concentrato di grigio che entra in modo malsano fin dentro le ossa.
Non c'è il sole, l'illuminazione è data solo da fredde luci al neon e a poco servono gli arredamenti impersonali che non riescono mai a creare qualcosa di assimilabile al tepore domestico.
E' tutto freddo in superficie, mentre sotto si agitano i fuochi di anime inquiete.
E quel ponte, straordinario esempio di alta ingegneria, sta fermo lì,statuario come stesse guardando quanto si agitano questi poveri umani
E' stata già realizzata la seconda stagione , di livello altissimo, che non fa rimpiangere assolutamente la prima.
Ne riparliamo domani.
( VOTO : 9 / 10 )
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